AVATAR

USA/ING - 2009
Twentieth Century-Fox/Dune Entertainment/Giant Studios/Ingenious/Lightstorm


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Crediti


Regia: James Cameron
Produzione: James Cameron, Jon Landau
Sceneggiatura: James Cameron
Fotografia: Mauro Fiore
Musica: James Horner
Montaggio: James Cameron, John Refoua, Stephen E. Rivkin
Suono: Scott G.G. Haller, Jonathon Lee, Herwig Maurer, Dan Yale
Scenografia: Todd Cherniawsky, Kevin Ishioka, Kim Sinclair
Arredamento: Kim Sinclair
Costumi: Mayes C. Rubeo, Deborah Lynn Scott
Suono: Christopher Boyes, Petra Bach, Christopher Scarabosio
Effetti speciali: Steve Ingram, Megan Flagg, Peter Osborne, Philip Sharpe, Charles Sowles
Effetti speciali visivi: John Meyers, Pasha Ivanov, John Knoll, John Bruno, Frank Macfarlane, Stephen Allison
Effetti speciali sonori: Ken Fischer, Timothy Nielsen, Shannon Mills
Trucco: Michele Barber, Corinna Liebel, Angela Mooar
Assistente alla regia: Bruno Dubois
Orchestratore: Nicholas Dodd
Regia della II unità: Steven Quale
Casting: Margery Simkin








Cast





Dati tecnici e specifici


Genere:
Fantascienza

Durata del film:
2h, 42 min.

Formato della pellicola:
35 mm (anamorfico) - 70 mm (dual-strip 3-D) - Ratio: 1.78 : 1 - 2.35 : 1 - Colore DeLuxe

Data di uscita:
18 Dicembre 2009

Luoghi delle riprese:
Los Angeles, California (interni)
Hawaii (foresta fluviale)
Wellington, Nuova Zelanda (esterni)


Sequel:
Avatar 2 (2016)
Avatar 3 (2017)
Avatar 4 (2018)

Video sul mercato:
DVD - lingua italiana
Prima edizione (FOX): Blu-Ray+Blu-Ray 3D+Dvd
Seconda edizione (FOX): 1Blu-ray 3D/2D + 1DVD








Riconoscimenti artistici


Premio Oscar
Fotografia
Direzione artistica
Effetti speciali visivi


Nomination all´Oscar
Film
Regia
Fotografia
Montaggio
Musica
Direzione artistica
Suono
Montaggio del suono
Effetti speciali visivi


Golden Globes
Film (Golden Globe)
Regia (Golden Globe)
Musica (nomination)
Canzone: "I Will See You" (James Horner/Simon Franglen/Kuk Harrell - nomination)


Directors Guild of America (USA)
Regia (nomination)


Writers Guild of America (USA)
Sceneggiatura (nomination)


Online Film Critics Society Awards (USA)
Regia (nomination)
Fotografia (nomination)
Montaggio (nomination)


Broadcast Film Critics Association Awards (USA)
Miglior film (nomination)
Miglior film d'azione (nomination)
Regia (nomination)
Fotografia (nomination)
Montaggio (nomination)
Scenografia (nomination)
Suono (nomination)
Effetti speciali visivi (nomination)
Trucco (nomination)


Phoenix Film Critics Society Awards (USA)
Fotografia (Phoenix Awards)
Montaggio (Phoenix Awards)
Scenografia (Phoenix Awards)
Effetti speciali visivi (Phoenix Awards)


Chicago Film Critics Association Awards (USA)
Fotografia (nomination)
Musica (nomination)


Las Vegas Film Critics Society Awards (USA)
Scenografia (Sierra Awards)


Florida Film Critics Circle Awards (USA)
Fotografia (Florida Awards)


Black Reel Awards (USA)
Attrice non protagonista (Zoe Saldana nomination)


PGA Awards (USA)
Film (nomination)


American Society of Cinematographers (USA)
Fotografia (nomination)


London Critics Circle Film Awards (ING)
Miglior flm dell'anno (nomination)
Regia (nomination)







Trama



allarga l'immagine Pianeta Pandora, anno 2154. Simile alla Terra per dimensioni e fonti di vita, ma circondato da sorgenti atmosferiche estremamente tossiche, ricco di preziosi minerali tra i quali lo 'unobtainium', generatore di campi magnetici, il pianeta è coperto da immense foreste alimentate da piogge e costituite principalmente da alberi alti oltre 300 metri. La popolazione indigena è svariata nelle forme più disparate; tra queste, gli umanoidi senzienti chiamati Na'Vi, esseri dalla pelle blu alti 3 metri. Gli umani, attraverso la compagnia interplanetaria terrestre RDA, intendono conquistare il pianeta per sfruttare le immense risorse minerarie, ma l'impossibilità di respirare l'aria che li circonda, costringe loro a sviluppare geneticamente degli ibridi, metà umani e metà Na'Vi, chiamati Avatar. In questa maniera, l'umano, rinchiuso all'interno, può interagire con il suo Avatar attraverso impulsi dettati dal sistema nervoso centrale; l'uomo entra in stato comatoso e attraverso la propria coscienza riesce a manovrare all'esterno i movimenti degli Avatar come fossero i suoi. Il compito è quello di far infiltrare gli ibridi nella popolazione nativa per conoscerne usi e costumi, per poi riferire all'esercito terrestre, pronto ad intervenire, se esistono presupposti per il piano d'invasione e colonizzazione. A Jake Sully, ex marines costretto sulla sedia a rotelle, sono affidati compiti perlustrativi. Ma i Na'Vi non hanno alcuna intenzione di farsi sottomettere e quando il soldato incontra Neytiri, figlia del capo locale, il suo modo d'agire cambia radicalmente. Si innamora, ricambiato, della ragazza, volge lo sguardo alla tribù, ne apprezza le ragioni, anche se atroci dubbi assalgono le sue facoltà mentali; deve schierarsi da una parte o dall'altra. E la guerra sembra ormai inevitabile.






Recensione



James Cameron Di questo film si è detto e scritto di tutto e di più. Osannato e criticato, da molti definito la 'fine del cinema vero', da altri 'film che si vive in prima persona', è, sicuramente, a prescindere da giudizi spesso affrettati, l'evento del secolo e primo tassello per una più che probabile trasformazione del cinema e dei suoi metodi. Impressa dal nuovo linguaggio visivo addotto nel tridimensionalismo dell'immagine (3D), è definibile come creazione rivoluzionaria, se non paragonabile ai primi corti dei fratelli Lumiere, certamente equiparata all'avvento del sonoro e poi anche del colore.

Il film in se, facilissimo nel distinguo narrativo, è una allegoria sull'esistenzialismo prossimo futuro, sull'alternanza di schemi tra progresso e ascetismo, ma anche un tracciato che delinea i confini tra sogno e immaginazione, tra il Bene e il Male, tra brama di conquista e difesa dei diritti, dove la componente naturalista ed ecologica assume forme di netta padronanza. Prevale l'esperienza dei sensi, in un film tracciato da forti emozioni vincolate all'azione, all'affetto e all'avventura, percepite in paesaggi da sogno dove tutto è vita: uomini, alieni, piante e animali e dove tutto si ricongiunge in un'unica natura.
Il punto di forza dello script, impiantato sull'asse mitologica, è proprio di una rappresentazione sull'infinito volume mutante che l'essere umano affronta in una sorta di naturale messa a punto, sia corporea sia mentale; trasformare tutto ciò che lo circonda in una sola essenza.
È un kolossal fantascientico d'azione, ma anche un saggio ricco di sentimento, percorso da citazioni che variano dal campo pittorico a quello fumettistico, dalla metafora storica all'intriso linguaggio delle forme. Gli effetti speciali sono veri mozzafiato, realizzati in parte attraverso la neozelandese Weta Digital di Peter Jackson. Non è tanto la figura che sembra fuoriuscire dallo schermo, ma è lo spettatore, catapultato in questo genere di visione, ad entrarci. Rocce che sporgono dallo schermo, dirupi dove sembra che a precipitare sia lo spettatore, lampi che appaiono d'improvviso negli occhi e la battaglia finale, scena memorabile del film, culmine di una titolarità assoluta sugli effetti visivi.

Un progetto capillare, che James Cameron, dopo averlo inseguito per oltre 14 anni, prima ancora del suo Titanic (attuale record mondiale d'incasso), riesce finalmente a completare. Proprio nello spirito innovatore del regista, il cast è assortito ma esiguo, consono ad integrarsi in una tecnica completamente nuova, da lui stesso inventata, la Virtual-Camera, che, tramite il processo di Motion-Capture permette agli attori di trasformarsi nei rispettivi Avatar. Qualcosa di straordinariamente efficace, se si pensa che a questo è aggiunta l'immagine tridimensionale che offre una visione completamente nuova rispetto al già collaudato e ormai obsoleto 3D, prima fugace apparizione negli anni '50, poi reinventato senza alcun successo negli anni '80.
Cameron ama le donne forti, come indica la sua filmografia costellata da figure femminili vigorose (Linda Hamilton in Terminator, Mary Elizabeth Mastrantonio in Abyss, Kate Winslet in Titanic) e qui il regista non poteva far altro che ricorrere nuovamente a Sigourney Weaver, da lui stesso diretta in Aliens - Scontro finale (1986), qui attempata sessantenne, non più scatenata guerriera di un tempo, ma sempre sulla breccia in parti risolutrici. Costato oltre 300 milioni di dollari, cifra mai spesa per la realizzazione di un film, ha imposto il record di incasso assoluto, con 354 milioni di dollari nella sola prima settimana di programmazione nel circuito nord-americano e oltre 1 miliardo e 400 milioni nel resto del mondo ed è ormai certo che il successo planetario porterà la già annunciata quadrilogia, da qui a brevissimo tempo; naturalmente sempre in 3D, poiché da stessa ammissione di Cameron: "…la mia via è ormai tracciata. Non girerò mai più un film bidimensionale…".




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Uscito in semi-contemporanea in tutti i paesi del mondo, esclusa l'Argentina per motivi ignoti e l'Italia, dove, al contrario la motivazione appare più che chiara - malgrado menzognere smentite da parte degli addetti ai lavori - riferita a un eventuale e logico danneggiamento ai cinepanettoni natalizi di produzione nostrana.
Per via di alcune sequenze dove si allude ad eventuali accoppiamenti sessuali, varie nazioni, USA in testa, hanno applicato il divieto di visione ai minori di 11 e 12 anni e in qualche paese anche ai 13 e 14; al contrario, la censura italiana, pur con qualche sforbiciata, non è intervenuta, lasciando libera visione per tutti.
Presto nel circuito la nuova ´Fan Version´, che sostituirà la pellicola originale con aggiunta di 12 minuti mancanti, compresa la scena di 10 secondi relativa all'accoppiamento sessuale tagliato dalla censura.

Distribuito in Italia in 935 sale delle quali solo 382 attrezzate per il 3D; tra quest'ultime, per accogliere l'evento, almeno un centinaio sono incorse in un frettoloso quanto economicamente dispendioso restyling. Sicuramente, la differenza di proiezione tra normale e tridimensionale fa perdere e molto il gusto della visione, così come per la futura uscita in DVD, in attesa della nuova imminente invenzione: il televisore in 3D.

Nel 2013, annunciati ben tre sequel, tutti ambientati in Nuova Zelanda e tutti diretti da James Cameron: Avatar 2, Avatar 3 e Avatar 4, con uscita nelle sale americane nel Dicembre 2016, 2017 e 2018. Costo dell'operazione a netto del budget, circa 420 milioni di dollari, cifra mai stanziata per la realizzazione di una trilogia.






Colonna sonora


2

James Horner La colonna sonora del film porta la firma di James Horner, già collaboratore di James Cameron in Aliens - Scontro finale e Titanic. Partitura avvolgente, con tematiche fluenti e ricche di fascino incline ad una certa magia musicale. Colonna sonora che detta i tempi delle immagini, attraverso timbrature lievi sentimentali contrapposte al clima drammatico del racconto, qui tratto da continue percussioni di tamburi e grandi movimenti di ottoni. C'è anche un gorgheggio accompagnato da una sezione corista in materia di lingua aliena Na'Vi. La sequenza della battaglia è condotta da un superbo brano lungo oltre gli 11 minuti.
Nei titoli di coda, ´I See You´, canzone interpretata da Leona Lewis su musica dello stesso Horner.









Info - Discografia

Il CD è prodotto dalla Atlantic Record comprendente 14 tracce.


CD Sony Classic

Original track music:
Spiriti della foresta (1.00 - 472 KB wav)







Foto Gallery


Oltre il poster, la Gallery comprende un'ampia rassegna fotografica commentata, tratta da alcune tra le più importanti sequenze del film.


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Video Clip


Clip Video



(Il volo)





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