I DIECI COMANDAMENTI

The Ten Commandments - USA - 1956 - Paramount


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Crediti


Regia: Cecil B. De Mille
Produzione: Cecil B. De Mille
Sceneggiatura: Æneas MacKenzie, J. L. Lasky jr., Jack Garris, F. M. Frank
(da Prince of Egypt di Dorothy Clarke Wilson, Pilar of Fire del Rev. J.H. Ingraham, On Eagle's Wings del Rev. A.E. Southon, dai libri della Bibbia, il Midrash e dagli scritti di Giuseppe, Eusebio e Filone)
Fotografia: Loyal Griggs
Musica: Elmer Bernstein
Montaggio: Anne Bauchens
Suono: Loren L. Ryden, Gene Garvin, Harry Lindgren, Louis Mesenkop
Scenografia: Hal Pereira, Walter Tyler, Albert Nozaki
Arredamento: Sam Comer, Ray Moyer, Jerry Cook
Costumi: Edith Head, R. Jester, J. Jensen, D. Jeakins, A. Friberg
Effetti speciali: John P. Fulton
Effetti speciali visivi: Jan Domela, Paul K. Lerpae
Regia della II unità: Arthur Rosson
Coreografie: Ruth Godfrey, LeRoy Prinz
Trucco: Nellie Manley, Frank McCoy, Harry Thomas, Frank Westmore, Wally Westmore
Orchestrazione: Lucien Cailliet, Leo Shuken
Consulente al Technicolor: Richard Mueller









Cast



Charlton Heston......................Mosè
Yul Brynner...................Ramesse II
Anne Baxter......................Nefertari
Edward G. Robinson.............Dathan
John Derek...........................Giosuè
Ivonne De Carlo....................Sefora
Sir Cedric Hardwice..................Seti
Nina Foch................................Bitia
Martha Scott.......................Yocabel
Vincent Price...........................Baka
Judith Anderson.................Memnet
Debra Paget.............................Lilia
Henry Wilcoxon................Pentauro
John Carradine....................Aronne
Olive Deering.......................Miriam
H.B. Warner..................Amminadab
Eduard Franz.........................Jethro
Abbas el Boughdadlj...........l'auriga
Ian Keith........................Ramesse I
Paul De Rolf........................Eleazar
Eugene Mazzola....figlio di Ramesse
Clint Walker....................il capitano
Fraser Heston..........il figlio di Mosè
Lesley-Marie Colburn........ bambina


e inoltre:

John Miljan, Francis McDonald, Ian Keith, Paul De Rolf, Woody Strode, Tommy Duran, Ramsay Hill, Joan Woodbury Esther Brown, Rushdy Abaza, Dorothy Adams, Eric Alden, E.J. André, Babette Bain, Baynes Barron, Kay Bell, Mary Benoit, Henry Brandon, Robert Carson, Bobby Clark, Mike Connors, Henry Corden, Edna Mae, Cooper Kem Dibbs, Maude Fealy, Mimi Gibson, Diane Gump, Nancy Hale, June Jocelyn, Richard Kean, Gail Kobe, Fred Kohler Jr., Kenneth MacDonald, Peter Mamakos, Irene Martin, George Melford, John Merton, Amena Mohamed, Paula Morgan, Dorothy Neumann, John Parrish, Rodd Redwing, Addison Richards, Keith Richards, Marcoreta Starr, Onslow Stevens, Clint Walker, Amanda Webb, Frank Wilcox, Jeane Wood, Luis Alberni, Lillian Albertson, Herb Alpert, Michael Ansara, Joel Ashley, Vicki Bakken, George Baxter, Dehl Berti, Robert Bice, Zeev Bufman, Tim Cagney, Peter Coe, Steve Darrell, Frankie Darro, Adeline De Walt, Reynolds Edward, Earle Anthony Eustrel, Matty Fain, Richard Farnsworth, Franklyn Farnum, Kathy Garver, Anthony George, Gavin Gordon, Kay Hammond, Peter Hansen, John Hart, Donald Hayne, Delos Jewkes, Walter Woolf, King Frank Lackteen, Barry Macollum, Gordon Mitchell, Ron Nyman, Edmund Penney, Jon Peters, Vernon Rabar, Dawn Richard, Joan Samuels, Carl 'Alfalfa' Switzer, Irene Tedrow, Robert Vaughn, Lisa Mitchell, Noelle Williams, Joanna Merlin, Pat Richard, Joyce Vanderveen, Diane Hall, Donald Curtis, Lawrence Dobkin.




Dati tecnici e specifici


Genere:
Biblico

Durata del film:
3h, 40 min.

Formato della pellicola:
35 mm Vista Vision 70 in Technicolor

Data di uscita:
5 Ottobre 1956
Riedizione: 1966

Luoghi delle riprese:
Egitto (Monte Sinai, Luxor, Valle dei re, sponde del Nilo)
Los Angeles, USA (interni)


Remake:
I dieci comandamenti (The Ten Commandments, 1923 - Cecil B. De Mille)

Video sul mercato:
DVD - lingua italiana
Disco in Widesceen anamorfico, comprendente un'ampia sezione dedicata ai contenuti speciali
VHS - lingua italiana
Ancora presente sul mercato una confezione a due cassette, anche se di difficile reperibilità






Riconoscimenti artistici


PREMIO OSCAR - USA
Effetti speciali

Nomination all'Oscar
Film
Fotografia
Montaggio
Scenografia e arredamento
Costumi
Suono

NATIONAL BOARD OF REVIEW - USA
premio Attore (Yul Brynner)

NATIONAL FILM PRESERVATION BOARD - USA
1999 Restaurazione e conservazione




Trama



allarga l'immagine Mosè, figlio di schiavi ebrei, è salvato dalle acque del Nilo dalla figlia del faraone e da lei allevato nella sua casa, dopo che i veri genitori lo hanno abbandonato al destino di Dio per evitargli morte certa ordinata dal faraone Ramesse I con l'editto della 'strage degli innocenti'. Una volta adulto, è principe ereditario al trono di Seti, che lo vede con occhio migliore rispetto a suo figlio carnale Ramesse. La principessa Nefertari, anch'essa diretta discendente al trono, è innamorata follemente di Mosè e quando la vera identità del suo uomo è scoperta, fa di tutto per cercare di salvarlo dalla rovina. Mosè è cacciato dall'Egitto e dopo un lungo peregrinare nel deserto giunge ai piedi della montagna santa, il Sinai. Qui è ospitato da una ricca famiglia di beduini che lo accolgono tra loro. Sefora, la maggiore delle figlie dello sceicco lo sposa; ma per Mosè, da qui a breve, il vero matrimonio lo celebrerà con Dio. Infatti, dopo pochi anni L'Onnipotente lo chiama in cima al monte e gli ordina di tornare in Egitto per liberare il suo popolo che è schiavo e oppresso dalle angherie degli egiziani. Presi con se moglie e figlio ,Mosè fa ritorno in Egitto, ma Ramesse II, nel frattempo divenuto faraone, non vuol cedere alle suppliche e rifiuta di far partire Israele. Dio allora manda sull'Egitto le sette piaghe. Il figlio del Faraone muore di un male sconosciuto e solo allora Ramesse decide di liberare gli ebrei. Ma la gioia di questi ultimi dura poco, perchè il faraone, ripensandoci, decide di inseguirli e distruggerli tutti. Nei pressi del mar Rosso, l'accampamento ebraico è circondato dall'esercito egiziano con il mare dinanzi a loro. Dio, per mezzo di Mosè, apre le acque e permette all'intera moltitudine di passare e raggiungere incolume l'altra riva. I carri di Ramesse si gettano all'inseguimento, ma le due muraglie di acque si richiudono inghiottendoli tutti. Giunti al Sinai, la tribù si accampa e Mosè sale sulla montagna per ricevere da Dio le tavole dei Dieci Comandamenti, e là rimane per quaranta giorni e quaranta notti. Intanto il popolo crede che Mosè sia morto e decide di rinnegare la propria fede. Innalzano un idolo pagano, un vitello di legno ricoperto d'oro e a lui tributano onori. Quando Mosè ritorna e vede lo spettacolo, indignato lancia le tavole di Dio sull'idolo, provocando terremoti e morte tra coloro che l'adoravano. Per punizione Dio fa vagare Israele nel deserto per quarant'anni e solo al termine del lungo peregrinare il Signore mostra al profeta la terra promessa. Sarà Giosuè a condurre il popolo al suo interno.






Recensione



vai alla scheda di Cecil B. De Mille Per puro sfarzo e spettacolarità, pochi film possono pretendere di eguagliare lo splendore visivo di quest'opera, girata in Egitto e nel deserto del Sinai, con uno dei più fastosi scenari mai realizzati. Il più demilliano dei film di De Mille, alla sua ultima direzione, realizzato a fotocopia (ma sonoro, in Techicolor e VistaVision) dell'omonimo film del 1923 da lui stesso diretto.
"E' la storia raccontata attraverso le immagini" ebbe a dire il regista. Ed infatti, sono proprio le immagini a parlare. Set rilucenti da sfavillanti scenografie, costumi ricercatissimi, arredi da gran gala, numero stratosferico di comparse, rappresentano l'essenzialità dell'opera ed è attorno a questi elementi che De Mille costruisce il racconto biblico, il più importante della storia ebraica. Mosè è presentato non soltanto come l'inviato di Dio, ma soprattutto come un uomo alla ricerca della verità. Personaggi di questo calibro è sempre difficile identificarli nella loro interezza originale attraverso la macchina da presa. Per questo, stravolgimenti figurativi assieme ad intrecci intimistici, gettati dentro senza molto riguardo, servono più che altro a delineare una situazione narrativa in norma, altrimenti, visto l'ambiente, di difficile configurazione. Quello che per De Mille è importante, al riguardo degli attori, sono i loro volti; i suoi personaggi sono caratterizzati dall'espressione, quindi, non è necessario saper recitare bensì ben apparire, concetto questo di sottilissima arguzia. Un resoconto storico e in questo caso per di più religioso, non ha bisogno di movimenti estemporanei o forme di esacerbato divismo; basta la presenza e la disinvoltura dei movimenti a far si che l'atmosfera corrisposta sia quella preordinata sin dall'inizio delle riprese. Chi più del serafico Charlon Heston poteva interpretare il ruolo di Mosè? Quale altra attrice se non Anne Baxter, bella e intrigante, poteva impersonificare Nefertari, una figura ambivalente nella quale sprigiona il desiderio di ricchezza ma anche la volontà di rinunciarvi a favore dell'uomo che ama. E lo statico Yul Brynner, il faraone di ghiaccio, privo di qualsiasi amore o sentimento che non sia per se stesso, in contrapposizione alla simpatica figura di Cedric Hardwike, il re dei re, un vecchio dal volto stanco che sprigiona bonarietà e perdono verso chiunque lo circondi. Anche il cattivo biblico di turno, Dathan, ha il suo interprete d'eccezione, quel Edward G. Robinson che aveva ammaliato e impressionato il pubblico negli anni trenta e quaranta attraverso favolose interpretazioni nel gangsters-noir.





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Ecco quindi la sintesi demilliana. Un fragore scenico di assoluta grandiosità, all'interno del quale si muovono le pedine, poco importa se di prima grandezza o totalmente trascurabili; una volta scelte e immerse nell'insieme, esse non possono assolutamente fallire, di conseguenza il trionfo è assicurato.

L'enorme successo commerciale portò questo mastodontico film ad incassare il quadruplo dei soldi investiti per realizzarlo (14 milioni di dollari del 1955). La sequenza dell'apertura del Mar Rosso rimane nella leggenda; un trucco visivo (siamo nel 1956) creato in gran segreto da John P. Fulton sotto l'ausilio dello stesso De Mille, il quale non volle mai rivelare la tecnica usata per realizzarlo. Soltanto all'inizio degli anni ottanta, con l'avvento delle nuove tecniche speciali, si riuscì a comprendere quale fu il trucco all'epoca adottato.






Colonna sonora



vai alla scheda di Elmer Bernstein Partitura di Elmer Bernstein, chiamato a sostituire Victor Young ammalatosi durante le prime riprese del film, molto ricca e variegata nei temi, ampia, di 2 ore e 19 minuti nel totale, quasi la metà della complessiva durata del film (3 h e 40 min), fluente e riconducibile per la totalità dei brani ai titoli di testa (5 min. e 29 sec.) che ne assembla gli accenni. Uso della grande orchestra e attenta elaborazione dei temi intimistici. Un pò' troppo ridondante e stereotipista nell'accompagnamento alle sequenze di massa, ma indubbiamente ottima composizione, perfettamente adatta al genere del film.


Info - Discografia
Attualmente la musica di riferimento del film è presente nel CD della MCA, musiche dirette dallo stesso Bernstein e stampato nel 1989. Un po' troppo personalizzato l'adattamento dello score, presente peraltro in soli 18 brani contro i 25 del CD emesso dalla Soundstage nel 1998 a titolo celebrativo con divieto di vendita.


CD MCA     CD Soundstage


Original track music: Titoli (4.30)
Original track music: Corte reale (0.30)
Original track music: Le piaghe d´Egitto (4.20)
Original track music: Liberazione degli ebrei (2.10)
Original track music: Ira del faraone - Inseguimento (3.30)
Original track music: Colonna di fuoco - Apertura del Mar Rosso (3.50)
Original track music: Carri egiziani (3.20)
Original track music: Vitello d´oro (3.40)
Original track music: Tavole dei Dieci Comandamenti (2.00)







Foto Gallery


Oltre il poster, la Gallery comprende un'ampia rassegna fotografica commentata, tratta da alcune tra le più importanti sequenze del film.


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Video Clip


Scena chiave



(Apertura del mar Rosso)





Sequenza famosa



(Le tavole dei Comandamenti)




Frase celebre



(Mosè)




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