Daniel Craig,
Christoph Waltz,
Léa Seydoux,
Ralph Fiennes,
Monica Bellucci,
Ben Whishaw,
Naomie Harris,
Dave Bautista,
Andrew Scott,
Rory Kinnear,
Jesper Christensen
Sceneggiatura
John Logan,
Neal Purvis,
Robert Wade,
Jez Butterworth
(dal soggetto di John Logan,
Neal Purvis, Robert Wade e da personaggi creati da Ian Fleming)
Musica
Thomas Newman
Fotografia
Thomas Newman
James Bond č inviato a Italia per trovare i capi dell'organizzazione criminale Spectre.
24º della serie James Bond 007, il pių costoso (budget di 350 milioni di dollari) e il pių lungo (durata 2 ore e 28 minuti) per un film che mantiene inalterato l'assetto azione-avventura, naturalmente moltiplicato nel quadro spettacolare adrenalinico, correlato da scene mozzafiato e le classiche situazioni al limite. La trama verte sull'attuale sistema della sorveglianza e sul controllo delle informazioni, in un resoconto narrativo al solito convulso, dove il colpo di scena, presente dietro l'angolo, si manifesta puntualmente in sequenze dispotiche e violente. Parte bene, con misurato senso di applicazione al genere per le scene girate in Messico; poi si affloscia e sfocia nel ridicolo quando il tutto si trasferisce a Roma. Qui, il gelido Daniel Craig è impegnato a confrontarsi con il coattismo borgataro; le tanto decantate scene d'inseguimento in auto, che paralizzarono il centro storico della capitale durante le riprese, si manifestano in chiave grottesca, dominate dalle 'sterzate'. Con evidente bambinismo, anche dilettantesco, ogni colpo di sterzo sposta l'automobile quasi per magia da un rione all'altro della città, in tour prepagato che fa vedere nello sfondo i principali monumenti. Nel cast, oltre il solito Craig, che per non offendere i puristi della saga, rintraccia nelle forme l'antico 007 (Aston Martin, cocktail Martini, belle bambole), c'è la cinquantenne Monica Bellucci, affiancata dalla voluttuosa Léa Seydoux, con Ralph Fiennes semi-imbalsamato. Esistono ancora quattro racconti di Ian Fleming mai esercitati dal cinema, che per esigenze di mercato non vuole affrontare, preferendo ai romanzi sceneggiature originali molto vicine all'ordinario contemporaneo.