Regia
Ermanno Olmi
Cast
Luigi Ornaghi,
Francesca Moriggi,
Omar Brignoli,
Antonio Ferrari,
Teresa Brescianini,
Giuseppe Brignoli,
Carlo Rota,
Pasqualina Brolis,
Massimo Fratus,
Francesca Villa,
Maria Grazia Caroli
Sceneggiatura
Ermanno Olmi
Musica non originale
Johann Sebastian Bach, Wolfgang Amadeus Mozart (dirette da Fernando Germani)
Fotografia
Ermanno Olmi
Premi Festival di Cannes
Palma d'ora (Ermanno Olmi) - Premio speciale della giuria
César
Miglior film straniero
David di Donatello
Miglior film
Nastro d'argento
Regia, Soggetto originale, Sceneggiatura, Fotografia, Scenografia, Costumi
Nel 1898 nella piana bergamasca, cinque famiglie di contadini lavorano la terra tra sudore, stenti e demoralizzazione; e i loro padroni ne traggono i benefici.
Film rurale ad autoidentificazione del regista e dei suoi trascorsi parentali nella bassa bergamasca. Eccellente messa in scena tra pratico e poetico di una parte della storia d'Italia, quella dei valori umani, della sofferenza, del poco necessario per la sopravvivenza, ma anche della gioia e dell'armonia che circondava un mondo ormai scomparso. Lodevole per forma e contenuto per un lavoro di oltre 3 ore poi tradotto e ridotto notevolmente anche per la televisione. Il titolo sta a significare l'albero dal quale il contadino ha tagliato i rami per fare degli zoccoli per suo figlio e, per questo gesto, cacciato dal padrone con tutta la famiglia. Esistono due versioni della pellicola: in italiano e un'altra sottotitolata e recitata in dialetto stretto bergamasco, doppiata dagli stessi attori non professionisti; primo caso nella cinematografia italiana a colori di un film recitato in dialetto, dopo quello in b/n La terra trema di Luchino Visconti del 1948. Omaggiato da tutto il mondo con pioggia di premi da ogni parte, ma in Italia il pubblico, nel periodo assetato più di pistolettate che non di poetica, lo snobbò oltre misura.
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Original track music
Non disponibile















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