ANNA KARENINA
Drammatico - ING - 2012 - Universal Pictures/Focus Features/Working Title Films



  • Regia
    Joe Wright
  • Cast
    Keira Knightley, Jude Law, Aaron Johnson, Kelly MacDonald, Matthew MacFadyen, Guro Nagelhus Schia, Luke Newberry, Olivia Williams, Domhnall Gleeson, Alicia Vikander, Susanne Lothar, Alexandra Roach, Tannishtha Chatterjee
  • Sceneggiatura
    Tom Stoppard
    (dal romanzo di Lev Tolstoy)
  • Musica
    Dario Marianelli
  • Fotografia
    Seamus McGarvey
  • Premi
    Premio Oscar
    Costumi
    Nomination all'Oscar
    Musica - Fotografia - Scenografia

  • Sul finire dell'800, in Russia, Anna Karenina, moglie di un alto dignitario zarista, vive il matrimonio accanto al figlio e al marito che non ama. Quando incontra il giovane ufficiale Vronsky, per poter vivere il vero amore, decide che è giunto il momento di minacciare le regole morali e sociali. Abbandona la famiglia ma è costretta all'isolamento.
    Tredicesima trasposizione cinematografica delle totali 22 (oltre le 11 versioni televisive tra film-tv e tv-series, uno italiano con Lea Massari, 1973-1974) tratta dal noto romanzo di Lev Tolstoj; prima nel 1911, le più famose con Greta Garbo 1927 (muto), 1935 (sonoro) e con Vivien Leight (1948). Nell'epoca contemporanea, dove la cinematografia mondiale è ormai sprofondata nel luogo comune e nell'ordinaria confusione realista, appare azzardato tirar fuori nuovamente la letteratura classica senza dover incorrere nel rischio flop o, peggio, nell'indifferenza totale, come già avvenuto per Orgoglio e pregiudizio (2005). Qui, il valente Joe Wright, per creare interesse ricorre all'arma segreta, quella della rappresentazione scenico-teatrale. Il palcoscenico assume l'aspetto prioritario per una storia che non ha nulla in comune con l'originale, ma riesce a distinguersi grazie a recitazioni ossequiosamente teatrali, al perfetto equilibrio di luci, arredi e costumi, al sipario che divide le scene come un quadretto cromatico che cambia colori. E' così che amori, tradimenti e illusioni si rincorrono alla velocità della luce, attraverso un ordinario resoconto di stile drammatico che già si conosce. Per il resto, attori lodevoli e regia impegnativa. La sceneggiatura di Tom Stoppard si consegna al dialogo, nel puro stile dell'eminente scrittore slovacco, stabilito nel doppio senso, nell'allusione, nei giochi di parola. Quattro nomination all'Oscar e una stauetta, per i costumi, tutte per categorie tecniche: musica (del nostro Dario Marianelli), fotografia e scenografia.

    *****



    original title screen

    original poster


    Original track music
    Danza
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    Scena chiave
    (Confessione sconveniente)


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