ARRIVAL
Fantascienza - USA - 2016 - 21 Laps Entertainment-FilmNation Entertainment-Lava Bear Films-Xenolinguistics
Regia
Denis Villeneuve
Cast
Amy Adams,
Jeremy Renner,
Forest Whitaker,
Michael Stuhlbarg,
Mark O´Brien,
Tzi Ma,
Abigail Pniowsky,
Julia Scarlett Dan,
Jadyn Malone,
Lucas Chartier-Dessert,
Christian Jadah,
Andrew Shaver,
Pat Kiely,
Mark Camacho,
Sabrina Reeves
Sceneggiatura
Eric Heisserer
(dal racconto breve di Ted Chiang)
Musica
Jóhann Jóhannsson
Fotografia
Bradford Young
Premi
Premio Oscar Montaggio del suono
Nomination all´Oscar Film - Regia - Sceneggiatura non originale - Fotografia - Montaggio - Suono - Scenografia e Arredamento
Golden Globes Nomination: Attrice (Amy Adams) - Musica
Festival di Venezia
Nomination all Leone d'Oro: Film
Quando sui cieli delle Terra compaiono dodici astronavi aliene, ferme, in attesa di essere contattate, l'esercito USA invia una decifratrice linguista e un fisico all'interno dell'astronave con il compito di conoscere le reali intenzioni degli extraterrestri. La missione non appare per nulla semplice, il tempo trascorre sul filo dell'incertezza, fin quando le potenze mondiali decidono di sferrare un attacco nei confronti dei presunti invasori.
Ricavato dal quarto degli otto racconti brevi di Ted Chiang, "Storia della tua vita" ("Story of Your Life", 1998), poi raccolti in un unico volume, "Storie della tua vita" ("Stories of Your Life, and Others", 2002), film di fantascienza ´adulta´, metaforico e filosofico, che in parte segue la scia di Incontri ravvicinati del terzo tipo (Steven Spielberg, 1977) e Contact (Robert Zemeckis, 1997). Lavoro di stile, che prova ad approfondire il grande mistero dell'universo attraverso lo studio dei simboli e del linguaggio, unico sistema che può avvicinare l'essere umano a realtà viventi distanti anni luce, semmai ne esistano davvero, per verificare definitivamente il loro pensiero e abbracciare il tanto agognato enigma sulla comunicazione e la reciproca comprensione. Il regista canadese Denis Villeneuve, capace di spaziare tra dramma, thriller, guerra e fantascienza con incredibile dovizia, filma un'opera di livello prettamente intimistico, votato sul piano dei sentimenti umani, privo di quel misticismo epico che caratterizzò film precedenti di analogo respiro, ma capace di centrare nell'essenza del racconto non tanto i personaggi, quanto la rappresentazione del dialogo e del tempo che prende forma, a modello di una parabola sulla ricongiunzione dei popoli. Emotivamente coinvolge poco e anche l'aspetto magnetico, che il genere dovrebbe richiedere, appare assente, seppur la forma visiva (notevole impianto scenografico) mantenga le giuste e necessarie cadenze.