Jacques Feyder
Jean Angelo, Stacia Napierkowska, Georges Melchior, Marie-Louise Iribe, Abd-el-Kader Ben Ali, Mohamed Ben Noui, Paul Franceschi, André Roanne
Jacques Feyder
(dal romanzo di Pierre Benoît)
Victor Morin, Amédée Morrin, Georges Specht
Disperso nel deserto del Sahara, ufficiale della legione straniera, ritrovato dai suoi commilitoni, racconta di aver scoperto Atlantide, nazione popolata dai Tuareg e regnato da Antinea, regina malvagia e assetata di sesso.
E' il primo vero kolossal francese della durata di 3 ore e 22 minuti, poi ridotti a 145 m. nelle varie versioni, compresa quella americana. E' un film di fantascienza esotica, girato alla meno peggio e interpretato malissimo da attori di sabbia, totalmente inespressivi. Non c'è approfondimento sulla figura chiave di Antinea, individuata solo nel suo lato peggiore, e sfugge anche alla rappresentazione magica del disincanto sahariano. Un torto al romanzo di Benoît, cui seguirono, dopo questo, altri 5 film analoghi: nel 1932 (di Pabst, il migliore), nel 1949 (americano, tutto azione), nel 1961 (Antinea, l'amante della città sepolta, italiano, semplicemente ridicolo), nel 1992 (di Bob Swaim, una pena) oltre quello per la TV del 1972. Da ricordare che Jacques Feyder utilizzò per la prima volta la tecnica del flashback in un altro flashback; idea innovativa, ma poi subito abbandonata da tutti i registi per il disorientamento che produceva nello spettatore e solo nel 1944, Michael Curtiz lo riprese nuovamente per Il giuramento dei forzati, seguito a ruota da John Brahm per Il segreto del medaglione, poi, per buona pace e fortuna di tutti, questo sistema non fu mai più ripreso. Due versioni DVD; nella prima accoppiato al remake del 1932 di Pabst, nella seconda incluso ad altri due film di Feyder: Crainquebille (1922) e Visages d'enfants (1925).
