Albert Parker
Douglas Fairbanks, Mary Pickford, Billie Dove, Tempe Pigott, Donald Crisp, Sam De Grasse, Anders Randolf, Charles Stevens, Charles Belcher,
Jack Cunningham
(dal soggetto di Douglas Fairbanks)
Henry Sharp
Dopo che i pirati gli hanno ucciso il padre durante una scorreria, giovane nobile, per vendicarsi, diventa corsaro e semina il terrore nei mari protetti. Rapisce una nobildonna, poi se ne innamora e infine la sposa.
Il film più famoso scritto, prodotto (a costi enormi con un budget di 1 milione e mezzo di dollari degli anni '20) e interpretato da Douglas Fairbanks e primo incasso assoluto del 1926. Tra i muti di genere marinaro-piratesco è tra i più riusciti e divertenti, oltre per le acrobazie funamboliche, per la plasticità del racconto, dinamico, che sa unire tutte le componenti del cinema avventuroso, dall'azione, al sentimento, alla crudeltà d'immagine. Filmato a due colori e poi distribuito anche in bianco e nero, fu restaurato negli anni settanta con orribile aggiunta della totalità cromatica del Techicolor. L'idea del film fu fornita a Fairbanks dal dodicenne Jackie Coogan, protagonista ne Il monello di Charlie Chaplin del '21, il quale, durante una cena raccontò all'attore di aver letto il libro "Book of Pirates" di Howard Pyle e di esserne rimasto entusiasmato al punto di credere che se ne potesse fare un film; Fairbanks lo prese alla lettera e nella stessa serata, dopo aver letto il testo, tirò giù la prima bozza di sceneggiatura. Tra l'altro, è il solo film di tutta la sua carriera dove Fairbanks ricorre all'aiuto di una controfigura per la scena del duello mentre la nave affonda su un lato; fu sostituito nella sequenza da Richard Talmadge, oltre che noto attore, il più famoso stunt dell'epoca.
