CHE - L'ARGENTINO Che: Part One - Storico - USA/SPA/FRA - 2008 - Estudios Picasso/Telecinco/Wild Bunch

Regia Steven Soderbergh Cast Benicio Del Toro, Julia Ormond, Rodrigo Santoro, María Isabel Díaz, Demián Bichir Jsu Garcia, Santiago Cabrera, Roberto Santana, Marisé Alvarez, Elvira Mínguez, Norman Santiago, Catalina Sandino Moreno Sceneggiatura Peter Buchman (dalle memorie di Ernesto 'Che' Guevara) Musica Alberto Iglesias Fotografia Steven Soderbergh Premi Festival di Cannes Miglior attore (Benicio Del Toro) - Palma d'oro (Steven Soderbergh - nomination) Nel novembre del 1959, Ernesto Guevara, assieme a una ottantina di rivoluzionari, tra questi Fidel Castro, raggiunge via mare l'isola di Cuba, certo di demolire la dittatura di Fulgencio Batista. Steven Soderbergh costruisce un film biografico sulla discussa figura rivoluzionaria più nota degli ultimi 60 anni; quella che più di altre a segnato un mito generazionale e molto influenzato la rivolta giovanile degli anni '60. Film interminabile (4 ore e 37 minuti in totale per i due film), soprattutto a livello di realizzazione (ben 8 anni di tempo per completarlo), diviso in due parti, Che: Part One e Che: Part Two, distintamente usciti nelle sale ad intervallo di 20 giorni uno dall'altro. Affidandosi alle memorie di Ernesto 'Che' Guevara, "Reminiscences of the Cuban Revolutionary War", il regista punta tutto sul 'percorso' storico del protagonista; tralascia l'ideologismo e l'epos di raccordo, ma omette nel disegno interiore del personaggio il vero essere, eliminando da questo tutte quelle controversie che hanno caratterizzato molte delle sue azioni. Non è certo un film di movimento visivo, ma un prodotto che tratta la storia a modello di resoconto politico, pur mai addentrandosi nelle viscere causali degli eventi. Volutamente, si trascina nella narrazione attraverso i tempi morti della pellicola, esprimendosi nella concatenazione dei fatti più che nel processo evolutivo degli accadimenti. Stilisticamente buono, con ampia rassegna panoramica delle immagini accompagnate da inquadrature operate da ogni angolazione, estroverso nel montaggio con ricorso al flash back e sequenze alterante dal colore al bianco e nero per quelle più profondamente politiche; ma nell'insieme, convince poco, se non altro, in questa prima parte. *****

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