CHRISTUS
Religioso - ITA - 1914 - Cinès



  • Regia
    Giulio Antamoro
  • Cast
    Alberto Pasquali, Leda Gys, Amleto Novelli, Augusto Mastripietri, Amalia Cataneo, Maria Caserini, Aurelio Cattaneo, Lina De Chiesa, Ignazio Lupi, Augusto Poggioli, Ermanno Roveri, Renato Visca
  • Sceneggiatura
    Giulio Antamoro e Ignazio Lupi
    (dal poema di Fausto Salvatori - didascalie di Maurice V. Samuel)
  • Musica
    Giocondo Fino
  • Fotografia
    Renato Cartoni

  • La vita di Cristo, dall'Annunciazione alla Resurrezione finale.
    E' un pezzo di storia che riguarda il primo cinema italiano nel momento del suo massimo splendore. Dai costi altissimi e filmato interamente in Egitto - primo singolare evento di un film italiano non girato in patria - con almeno 2000 comparse, grandi movimenti di massa, ottime ricostruzioni sceniche (di Giulio Lombardozzi che nel 1946 curerà i set di Sciuscià di De Sica) e primordiali effetti speciali, che all'epoca entusiasmarono un pubblico abituato a ben altro. E' il primo film al mondo che racconta interamente la vita di Gesù Cristo (visibile in volto e non di spalle come ad uso del cinema successivo) e lo fa con 2279 metri di pellicola. Tratto dal poema iconografico di Fausto Salvatori, allievo di Gabriele D'Annunzio, appositamente scritto per questo lavoro su pressione del regista, il Conte Giulio Antamoro - tra i più famosi direttori del periodo - e diviso in tre atti (Misteri): Annunciazione e Natività, Vita e Opere, Morte e Resurrezione. Usa la tecnica dell'immagine ricavata dalla tradizione artistica rinascimentale; quindi molte inquadrature prendono spunto da quadri di Leonardo, Michelangelo, Mantenga, Raffaello e altri; tra queste, notevole espressione è dettata dalle sequenze del Cenacolo e della Pietà. Iniziato nel 1912, occorsero ben due anni di tempo per completarlo; in fase di montaggio venne fuori che molte scene si erano rovinate e dopo interminabili discussioni, fu presa la decisione di rigirarle nuovamente, questa volta dirette da Enrico Guazzoni. Ci furono anche beghe burocratiche poiché il regista pretese dal produttore, il Barone Fassini, i diritti sul film, minacciando di citare la Cinès (nata dieci anni prima dalla "Alberini e Santoni") in giudizio; ma poi si giunse ad una transazione. La prima, al cinema Augusteo di Roma alla presenza della regina Elena, fu un trionfo; in seguito, grande successo di pubblico, non solo in Italia, ma in tutto il mondo, in Francia il film fu proiettato per un anno di fila. Restaurato dalla Cineteca di Bologna su iniziativa del produttore e proprietario della Titanus Goffredo Lombardo, che suggellò il suo sogno; quello di poter rivedere, interamente, il film in cui sua madre, Leda Gys, nota attrice anni '10, interpretava il ruolo della Madonna. Ma le ricerche dei pezzi di pellicola, sparsi nel mondo, non furono semplici; alcuni metrati vennero rinvenuti in giro per l'Europa, altri addirittura in Sud America, ma la pazienza e il costante impegno sulla documentazione venne infine premiato. Da sottolineare, nel cast, oltre la Gys, Alberto Pasquali nel ruolo di Gesù e, soprattutto, il popolare Amleto Novelli che fa Ponzio Pilato. Il film fu presentato come documento storico al 57º Festival di Venezia e proiettato nella gremita Sala Perla con nuove musiche del Mons. Marco Frisina (compositore d'impronta rozsiana e autore delle musiche di numerosi Film TV come La Bibbia, Papa Giovanni - Ioannes XXIII, Don Bosco, Giovanni Paolo II) in sostituzione di quelle originali di Giocondo Fino, queste davvero introvabili; al termine della proiezione gli applausi del pubblico si protrassero ininterrottamente per un quarto d'ora e più. Nello stesso anno (1914) fu girato un altro Christus, diretto da Giuseppe De Liguoro, prodotto dalla Etna Film e filmato in Sicilia, ad Ognina, provincia di Catania.

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    original title screen


    Scene del film ricavate da riferimenti della pittura classica

    scena del film ricavate da riferimenti della pittura classica   scena del film ricavate da riferimenti della pittura classica   scena del film ricavate da riferimenti della pittura classica

    original poster


    Original track music
    Il sogno di Cesare
    (nuovo score di Marco Frisina)

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