Josh Trank
Dane DeHaan, Alex Russell, Michael B. Jordan, Michael Kelly, Ashley Hinshaw, Bo Petersen, Anna Wood, Rudi Malcolm, Luke Tyler, Crystal-Donna Roberts, Patrick Walton Jr.
Josh Trank, Max Landis
(dal soggetto di Josh Trank e Max Landis)
Lior Ron, Andrea von Foerster
Matthew Jensen
Tre adolescenti, studenti liceali, dopo aver perlustrato una grotta sotterranea, sono investiti da una potente energia che gli permette di muoversi volando, alzare autobus, spostare oggetti e loro stessi con la sola volontà del pensiero; è la telecinesi. Uno di loro, approfitta della situazione per dar sfogo all'odio per troppo tempo nascosto nella propria coscienza.
Con budget al minimo, meno di 12 milioni di dollari, metà circa spesi per gli ottimi effetti visivi (103 tecnici) lavorati in post-production, un high-scholl-movie di concetto sci-fi-fantasy, opera prima del regista Josh Trank e dello sceneggiatore Max Landis, che fanno un film di fantascienza agganciato alla corrente teenager, con voluminosi canoni aderenti al mito dei supereroi. Qui, a differenza dei tanti blockbuster dove l'utilizzo della forza è prestato alle esigenze del Bene, il sunto è plasmato sull'ordinario realismo del vivere quotidiano, con i tre protagonisti pronti ad agire contro le nefandezze del mondo e, allo stesso tempo, alle prese con conflitti celati nelle proprie coscienze, pronti ad emergere per dar sfogo a privati deliri di onnipotenza. Tessuto narrativo originale, con il bizzarro espediente della ripresa con telecamera a spalla, che concede alla storia il giusto tono documentale. Film che esce dalla routine del genere, forse schematico nel disegno dei personaggi e troppo infervorato nell'assillo introspettivo, con finale moscio e privo di mordente che ribalta in negativo una prima parte di buon livello descrittivo.
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(La scoperta)
