CONAN IL BARBARO
Conan the Barbarian - Fantasy - USA - 2011 - Millennium/Paradox/Nu Image Films
Regia
Marcus Nispel
Cast
Jason Momoa,
Stephen Lang,
Rachel Nichols,
Ron Perlman,
Rose McGowan,
Bob Sapp,
Leo Howard,
Steven O'Donnell,
Nonso Anozie, Saïd Taghmaoui
Sceneggiatura
Thomas Dean Donnelly,
Joshua Oppenheimer,
Sean Hood
(dal personaggio creato da Robert E. Howard)
Musica
Tyler Bates
Fotografia
Thomas Kloss
Rimasto orfano in tenera età, dopo che il sanguinario capo di una tribù gli ha ucciso il padre, Conan cresce con il chiodo fisso della vendetta. Ormai adulto, si allea ad una sacerdotessa e insieme affrontano il nemico comune.
Dopo circa 30 anni, Hollywood, ormai estinto e da tempo ogni barlume di creatività originale, torna alla carica con il remake dell'analogo cult diretto da John Milius nel 1982, ricavato da 22 testi di Robert Ervin Howard scritti a partire dal 1932. Malgrado il risalto delle forme visive, maggiormente dettate dal sistema 3D, complessivamente è un vero insulto al film precedente. Un baraccone vuoto di idee, messaggi, epos e mitologie, elementi base che contrassegnarono alla grande il lavoro di J. Milius. Film inetto, del quale nessuno sentiva il bisogno, fabbricato su un comodo assemblaggio che sfrutta gli stereotipi e le convenzioni del genere. Con il sangue che scorre a fiumi, si accentra nell'inesorabile tema della vendetta, trascina i personaggi in lotte furibonde, si contorna di mostri pupazzati e qua e là tenta di accorpare al raccontino una certa veridicità contemporanea, con allacci a varianti 'liberal democratiche' nelle scene degli schiavi liberati; puntale e fastidiosa costante onnipresente in tutti i fantasy di produzione USA. Marcus Nispel, ex videoclippista, oggi specialista di remake (oltre questo lordume, regista anche di Venerdi 13 e Non aprite quella porta, due obbrobri rispetto agli originali), trova la tavola imbandita e tutto contento afferra la cinepresa a modello di contraerea. Jason Momoa, già acclamato fotomodello hawaiano e poi attore televisivo, si presenta in veste ultramuscolare, ma nel confronto con Arnold Schwarzenegger non gli vale una tetta. Gli altri, tutti anonimi e inespressivi, intercalati in personaggi strampalati, fanno ridere. Nella scopiazzata generale, anche le musiche di Tyler Bates, accompagnate da scempiosi coretti, chiedono perdono all'imponente colonna sonora del vero Conan il barbaro, al tempo composta in stile rozsiano da Basil Poledouris.