IL DESTINO DI UN GUERRIERO
Alatriste - Avventura - SPA/USA/FRA - 2006 - Estudios Picasso/Origen Producciones/Telecinco



  • Regia
    Agustín Díaz Yanes
  • Cast
    Viggo Mortensen, Elena Anaya, Unax Ugalde, Eduard Fernández, Enrico Lo Verso, Eduardo Noriega, Ariadna Gil, Juan Echanove, Javier Cámara, Antonio Dechent, Blanca Portillo, Francesc Garrido, Pilar López de Ayala, Jesús Castejón, Cristina Marcos, Luis Zahera, Pilar Bardem, Nacho Pérez, Nadia de Santiago, Nicolás Belmonte, Javier Mejía, Alex O'Dogherty
  • Sceneggiatura
    Agustín Díaz Yanes
    (dal romanzo di Arturo Pérez-Reverte)
  • Musica
    Roque Baños
  • Fotografia
    Paco Femenia

  • Diego Alatriste, capitano del re di Spagna nel 17simo secolo, impiegato sempre in battaglie sanguinose, vede morire un suo compagno d'armi, il quale prima di spirare gli affida suo figlio chiedendogli di crescerlo come un vero soldato. Tornato a Madrid deve allevare l'adolescente, servire la Santa Inquisizione, amare una bella cortigiana e guardarsi le spalle da un nemico che gliel'ha giurata di brutto.
    Dopo la Francia, anche la Spagna scende in campo nella corsa all'emulazione dei kolossal stratosferici americani. Gli iberici, all'epoca forti di una certa potenza economica, pur di realizzare questo colosso in costume, che fa vedere molto e non dice nulla, hanno investito 25 milioni di euro e ingaggiato la superstar americana Viggo Mortensen. Nulla de eccepire sul piano prettamente spettacolare; grandi ricostruzioni scenografiche (anche in interni), cura dei costumi, enorme impiego di massa, sequenze di battaglia caotiche (come sempre in questi casi). Ma dai 145 minuti di durata, non traspare nulla all'infuori del 'grandioso'. L'analisi storica del periodo è calpestata dai soliti intrighi di potere e dalle lotte intestine tra potenti, dalle conquiste amorose all'Inquisizione, con litigi, contese a colpi di spada e ricomposizioni finali; argomentazioni di una facilità scritturale che potrebbero far comodo anche per una stesura di un film sulla vita di Paperon dé Paperoni. L'inesperto 47enne Agustín Díaz Yanes, alla sua terza regia, mischia le carte giocando con i primi cinque libri di Arturo Pérez-Reverte, ma il risultato finale è assai mediocre. Nel folto cast anche l'italiano Enrico Loverso, attore televisivo che si è affermato attraverso i serial sugli episodi della Bibbia. Gran successo di pubblico, ma solo in Spagna, con premi piovuti un po' da tutte le associazioni artistiche spagnole; completamente ignorato nel resto del pianeta. Girato in Andalusia, in Castiglia e a Madrid, stessi luoghi usati per la realizzazione de El Cid, con Charlton Heston e Sophia Loren, del 1961; tempi lontani per film di ben altro spessore.

    *****



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    Battaglia
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