John Moore
Bruce Willis, Jai Courtney, Sebastian Koch, Mary Elizabeth Winstead, Yuliya Snigir, Radivoje Bukvic, Cole Hauser, Amaury Nolasco, Pasha D. Lychnikoff, Megalyn Echikunwoke, Melissa Tang, Rico Simonini, Catherine Kresge, April Grace, Cooper Thornton
Skip Woods
(da personaggi creati da Roderick Thorp)
Marco Beltrami
Jonathan Sela
Giunto a Mosca, l'agente John McClane deve recuperare il figlio, rimasto invischiato in un omicidio politico. Insieme, sbaragliano un gruppi di nostalgici del comunismo e altri imbrattati di malavita, sventano un probabile colpo di stato e il rischio di una terza guerra mondiale.
Quinto capitolo della serie Die Hard, iniziata nel lontano 1988 con Trappola di cristallo, sempre con l'antieroe per eccellenza, il cinquantasettenne Bruce Willis, qui accompagnato per la prima volta da una spalla 'amica', nel film il figlio, quindi non più solitario risolutore di situazioni al limite. Privo del regista iniziale John McTiernan, è un guazzabuglio di ironia, raffiche di mitra, esplosioni, devastazioni progressive di automobili, vetrate in frantumi e acrobazie individuali, con alcune scene mozzafiato apprezzabili (il ponte, l'inseguimento tra auto, l'elicottero), ma nel contesto già viste, ripetute, prevedibili, ma in sostanza perdonabili, vista la totale mancanza di idee, per un action-movie nel suo complesso sciatto di sceneggiatura e privo di regia. Cast indegno, all'infuori di Willis che si muove a mestiere, con Jai Courtney che assomiglia a un pupazzo telecomandato. Già annunciato il sesto episodio. Titolo italiano tradotto letteralmente da quello inglese, senza badare al significato; pazzesco, se si pensa che siamo nel 2013 e non negli anni '30.
Original track music
Prologo
1.00 - 472 KB wav
(Scontro)
