King Vidor
Jennifer Jones, Joseph Cotten, Gregory Peck, Lionel Barrymore, Herbert Marshall, Lillian Gish, Walter Huston, Charles Bickford, Harold Rosson, Harry Carey, Frank Cordell, Otto Kruger
Oliver H.P. Garrett
Dimitri Tiomkin
Lee Garmes, Ray Rennahan
Nomination all'Oscar
Attrice (J. Jones), Attrice non protagonista (L. Gish)
Rapporto odio-amore tra una mezzosangue e il figlio di un ricco latifondista del bestiame.
Sei registi: King Vidor, Otto Brower, William Dieterle, Sidney Franklin, William Cameron Menzies e Josef von Sternberg; tre sceneggiatori, tre fotografi, tre montatori e settemila comparse fanno di questo western, in stile epico con tendenza al noir, una leggenda intramontabile. Drammatico e sentimentale, sontuoso nelle immagini, fragoroso nei colori (esplosivi nei titoli), selvaggio nell'intensitā musicale e carico di gran vigoria erotica, č un film unico nel suo genere e manifesta tutta la megalomania tipica di David O' Selznick (il saloon affollato da quattromila persone ne č il classico esempio), il quale ossessionato dall'idea di voler eguagliare il suo capolavoro Via col Vento realizzato sette anni prima, mise mani nella sceneggiatura, regia e , montaggio, costringendo il regista ufficiale King Vidor, uno dei padri fondatori di Hollywood, ad abbandonare il set. Jennifer Jones, fresca moglie del produttore non volle pių essere, dopo Bernadette del '43, identificata in un santino e Gregory Peck invertė il ruolo di cattivo con Joseph Cotten, alterando il copione originale che ne prevedeva il contrario. "Western artistico e maggiorenne", come da pių parti definito, fu al tempo stesso osannato e criticato. La Chiesa lo definė "lussuria nella sabbia"; al contrario, nel 1970 Action, la rivista dei registi americani, lo incluse nei dodici migliori western di ogni tempo.
Original track music
Titoli
0.30 sec. - 236 KB wav
(Amore e sangue)
(Sen. Jackson McCanles)
