EXODUS - DEI E RE
Exodus: Gods and Kings - Biblico - USA-ING-SPA - 2014 - Scott Free Productions/Chernin Entertainment/Babieka/Volcano



  • Regia
    Ridley Scott
  • Cast
    Christian Bale, Joel Edgerton, John Turturro, Aaron Paul, Ben Mendelsohn, Marķa Valverde, Sigourney Weaver, Ben Kingsley, Hiam Abbass, Isaac Andrews, Ewen Bremner, Indira Varma, Golshifteh Farahani, Ghassan Massoud, Tara Fitzgerald, Dar Salim, Andrew Tarbet
  • Sceneggiatura
    Adam Cooper, Bill Collage, Jeffrey Caine, Steven Zaillian
  • Musica
    Alberto Iglesias
  • Fotografia
    Dariusz Wolski

  • Mosè, di discendenza ebraica, allevato alla corte del faraone, divenuto adulto apre il contrasto con il fratellastro Ramses a causa del trattamento di schiavitù inferto dagli egiziani al popolo d'Israele. Esiliato, entra in contatto con Dio che gli ordina di tornare in Egitto per liberare gli schiavi. Dopo le piaghe, che falciano vittime tra gli egiziani, ottiene il via libera e guida l'intera nazione verso la Terra Promessa, ma il faraone li insegue.
    Mai assuefatto dal successo mondiale de
    Il gladiatore (2000), Ridley Scott, il solo grande regista contemporaneo, oggi unico al mondo capace di 'raccontare' la fantascienza, sempre più convinto di mostrare la sua capacità nell'adattarsi ad ogni genere, continua imperterrito a mietere, ad intervalli regolari di 5 anni, film in costume di fattezza storica o pseudo tale. Dopo i fiaschi di Le Crociate (2005) e Robin Hood (2010), in attesa del David e Golia (probabile uscita tra il 2019 e 2020), ecco l'attesa rilettura in chiave modernista del celebre I Dieci Comandamenti (1956) di Cecil B. DeMille, come rivisitazione fu Il gladiatore da La caduta dell'impero romano del 1964, ma il confronto tra i due film appare impietoso. Blockbuster da 165 milioni di dollari (post-production compresa); enorme videogioco tempestato da effetti speciali, la cui storia, ricca di inesattezze e narrata al fulmicotone (150 minuti di durata contro i 220 del precedente demilliano), si restringe al solo obbligo visivo, tra l'altro, male attorniata da una nutrita schiera di personaggi infelicemente assortiti. Attori sbagliati e invenzioni registiche senza senso (Dio si manifesta attraverso un bambino, Mosè ignaro delle proprie origini, Aronne quell'illustre sconosciuto) fanno da contorno a un film roboante, dove si parla poco e si strilla molto, che vive nel fragrore di due sequenze, le piaghe d'Egitto e l'attraversamento del Mar Rosso e nell'obbligo di sacrificare il sunto storico a favore dell'antagonismo, per Ridley Scott da sempre suo cavallo di battaglia in una lunga serie di film, a cominciare dal suo esordio da regista con I duellanti (1977). Nel cast, Christian Bale, con la spada in mano, è un Mosè supereroe, John Turturro fa il faraone padre e Joel Edgerton, nella parte di Ramses, antagonista di Mosè, sbraita a più non posso. Figure femminili ai margini per un film che di storico o biblico possiede poco o addirittura nulla, costruito nel solo intento di 'far vedere' e, tanto per stare al passo con i tempi, a modello di ammiccamento fantasy dei vari Superman.

    *****



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    (Le piaghe)


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