Regia
F.W. Murnau
Cast
Gösta Ekman, Emil Jannings, Camilla Horn, Frieda Richard, Wilhelm Dieterle, Yvette Guilbert,
Eric Barclay,
Hanna Ralph,
Werner Fuetterer
Sceneggiatura
Hans Kyser
(dal soggetto di Johann Wolfgang Goethe e Hans Kyser)
Fotografia
Carl Hoffmann
Faust, tentato da Mefistofele, cade nel tranello; accetta l'eterna giovinezza e si unisce a Margherita. Quando questa, ingiustamente accusata di aver ucciso il proprio figlio, è bruciata sul rogo, Faust ritorna vecchio, muore, ma salva la propria anima per l'amore che ha saputo riversare sulla donna.
L'ultimo film tedesco di Mornau, prima del trasferimento a Hollywood. Opera di assoluto valore, costruita con fasto e ingente dispiego di denaro. Sotto ogni aspetto è un film che ha fatto scuola. C'è tutto il sapere e l'arte del cinema; la figura prende corpo e diventa realtà nella flessibile distribuzione delle inquadrature, nell'accorciamento e automatico ingrandimento del campo scenico, nella capacità di elevare attraverso le immagini un sillogismo metaforico leggendario, non distante dalla realtà. Sequenze indimenticabili una dopo l'altra; tra le più affascinanti quella della sfida tra il demonio e l'Arcangelo Gabriele, e l'altra, relativa allo spargimento della peste. C'è anche un nudo totale femminile, rappresentato con classe e buon gusto. Nel cast anche l'imminente regista Wilhelm (poi William) Dieterle. Ci sono almeno una quindicina di trasposizioni cinematografiche della celebre opera realizzate tra gli anni '10 agli anni '60; tra queste si ricorda la versione italiana, diretta da Carmine Gallone, del 1949.
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