Wim Wenders
Solveig Dommartin, William Hurt, Sam Neill, Jeanne Moreau, Max von Sydow, Chick Ortega, Rüdiger Vogler, Allen Garfield, Lois Chiles, Adelle Lutz, Ernie Dingo, Jean-Charles Dumay
Michael Almereyda, Peter Carey
(da due soggetti di Wim Wenders e Solveig Dommartin)
Graeme Revell, Depeche Mode
Robby Müller
In Australia, scienziato attua un programma per rendere visibile ad un cieco (la moglie) fatti, personaggi, ricordi e paesi del mondo, ripresi in diretta attraverso una telecamera (manovrata dal figlio) e passati in tempo reale per via computerizzata al cervello della non vedente. Ma di mezzo ci sono loschi traffici che scontrano l'alta moralità del ricercatore.
Costato circa 30 milioni di dollari al netto della production, questo kolossal empirico non raccoglie del tutto ciò che semina. L'ambizioso progetto di Wenders - scavare nell'intimo per tirar fuori angosce, emozioni a avvertimenti su un futuro che abbatte le barriere della dignità umana - si trasforma, dopo un avvio intrecciato, in un patchwork-movie d'assalto, dove ruotano tutti gli stereotipi dei generi più disparati, con scene da thriller puro misti a fantascienza e spionaggio. Il film, man mano che scorre desta la precisa idea che al regista sfugga la creatività del proprio soggetto e di conseguenza cerchi di tappare le falle con "fuori luoghi" eccessivi, carichi di scenografie che ossequiano cinema, pittura e letteratura, in un viaggio attraverso vedute panoramiche d'ogni parte del pianeta che ricordano la famosa carrellata de Il giro del mondo in 80 giorni del 1956.
Comunque stupenda la sequenza dell'aereo che sorvola il deserto australiano. Rock durissimo nella colonna sonora. Sam Shepard e Willem Dafoe dopo aver letto il copione, rifiutarono il difficile ruolo del personaggio più misterioso, poi interpretato (male) da William Hurt. Concepito come trilogia poi ridotto notevolmente nella durata unica; si passò dalle 4 ore e 40 dell'originale alla media delle 2 e 30 per la distribuzione europea.
Original track music
Titoli
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