GHOST IN THE SHELL
Fantasy - USA - 2017 - Paramount Pictures-DreamWorks-Steven Paul Production-Arad-Grosvenor Park-Reliance-Seaside



  • Regia
    Rupert Sanders
  • Cast
    Scarlett Johansson, Pilou Asbæk, Takeshi Kitano, Juliette Binoche, Michael Pitt, Chin Han, Danusia Samal, Lasarus Ratuere, Yutaka Izumihara, Tawanda Manyimo, Peter Ferdinando, Anamaria Marinca, Daniel Henshall
  • Sceneggiatura
    Jamie Moss, William Wheeler, Ehren Kruger
    (dal manga di Shirow Masamune)
  • Musica
    Clint Mansell, Lorne Balfe
  • Fotografia
    Jess Hall

  • In un futuro prossimo, dominato dalla tecnologia di massima, per annientare terroristi, criminali e hacker, la multinazionale Hanka Robotic, specializzata in innesti di cervelli umani all'interno di corpi cibernetici, è minacciata da un estremista che vuol distruggere i risultati ottenuti nel campo della creazione ibrida umano-cyborg. Una donna, anche lei metà umana metà robot, è messa a capo della task force Section 9 con il compito di rintracciare e uccidere il sovversivo.
    Dall'omonimo manga di successo internazionale, creato nel 1991 dal fumettista giapponese Shirow Masamune, dal quale furono ricavati due film ad animazione di produzione nipponica, Ghost in the Shell (1995) e il suo sequel Ghost in the Shell - L'attacco dei cyborg (2004), un action-movie-fantasy di sottogenere cyberpunk, diretto dal britannico Rupert Sanders, qui alla sua seconda regia, dopo l'indecoroso esordio del 2012 con
    Biancaneve e il cacciatore. Fedele al comic book, molto prende dalle due versioni animate, che rovescia in immagini costruite ad alto uso grafico computerizzato, di stile seducente, iniettato in un film di misero contenuto, concentrato sul facile crisma dell'azione spettacolare, con invano tentativo di attingere e catapultare all'interno di questa babilonia ad effetti continui e inarrestabili, le anguste atmosfere create da Ridley Scott in Blade Runner (1982). Un blockbuster da 120 milioni di dollari, che dice poco o addirittura nulla, special modo a riguardo del carteggio filosofico originale, dove l'anima annienta la superficialità del corpo, ma fa vedere tanto, soprattutto in funzione di accorgimenti scenografici stabiliti principalmente da colori accesissimi e da un gettito forsennato di elementi tridimensionali. Nel cast, Scarlett Johansson, l'attrice più inespressiva della nuova Hollywood, è logicamente a suo agio nel ruolo di un personaggio robotico totalmente incapace di esprimere emozioni e sentimenti. Gli fanno compagnia Juliette Binoche, grintosa dottoressa e Michael Pitt, apprezzabile, con Takeshi Kitano che sfodera una delle sue solite prestazioni da vera mummia; gli altri fanno le belle statuine.

    *****



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    Prologo
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    Video Clip
    (Battaglia ad acqua)


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