Carlo Veo, Sandro Continenza, Italo De Tuddo
(dal soggetto di Carlo Veo, Luigi Capranica, Ottavio Poggi)
Musica
Roberto Nicolosi
Fotografia
Alvaro Mancori
Nel XV secolo, con l'Italia sotto assedio delle potenze straniere, Giovanni dè Medici, noto come Giovanni dalle Bande Nere, combatte contro i francesi di Francesco I e, allo stesso tempo, contro i lanzichenecchi di Carlo V. Anna si innamora di lui e quando il condottiero muore, lei si ritira in convento.
Imitando kolossal americani di ben altra fattura, Sergio Greco, accompagnato da uno stuolo di sceneggiatori e soggettisti, tenta l'emulazione con risultato più che deprimente. Sgangherato, prova a far coesistere storia, spettacolarità e sentimento in un'unica razione, ma inevitabilmente sconfina e precipita in un minestrone condito in tutte le salse. Vittorio Gassman si agita, gli altri stanno a guardare. Filmato in due differenti versioni, a colori in Ferraniacolor e in edizione in bianco e nero. Il cinema ha trattato questa figura storica altre quattro volte, nel corto del 1911 (Giovanni dalle Bande Nere, di Mario Camerini), nel 1937 (I condottieri, di Luis Trenker e Werner Klingler), nel 1950 (I condottieri - Giovanni delle bande nere, di Luis Trenker) e nel 2001 (Il mestiere delle armi, di Ermanno Olmi).