THE GREAT WALL
Avventura - USA-CINA - 2016 - Legendary Entertainment-China Film Group-Legendary East-Atlas-Kava-Le Vision Pictures
Regia
Yimou Zhang
Cast
Matt Damon,
Tian Jing,
Willem Dafoe,
Andy Lau,
Pedro Pascal,
Hanyu Zhang,
Lu Han,
Kenny Lin,
Eddie Peng,
Xuan Huang,
Ryan Zheng,
Karry Wang,
Cheney Chen,
Pilou Asbæk,
Numan Acar,
Johnny Cicco,
Vicky Yu,
Bing Liu
Sceneggiatura
Carlo Bernard,
Doug Miro,
Tony Gilroy
(dal soggetto di Max Brooks,
Edward Zwick e
Marshall Herskovitz)
Musica
Ramin Djawadi
Fotografia
Stuart Dryburgh,
Xiaoding Zhao
Nel XV secolo in Cina, coppia di mercenari europei alla ricerca della polvere da sparo da poter rivendere in Occidente, prima si imbattono in un mostro tutto verde, poi sono fatti prigionieri dal corpo militare di una fortezza inespugnabile. Si schierano subito al loro fianco per combattere un esercito di creature bestiali che ciclicamente, una volta ogni mezzo secolo, riemergono con lo scopo di annientare l'umanità.
Pur di co-produzione USA, è il più costoso film cinese mai realizzato (150 milioni di dollari il budget complessivo), girato in Cina, con alcune scene in Nuova Zelanda, a onore e gloria di una nazione che ha fretta di mostrare al mondo la sua capacità nel saper far tutto; il cinema, il calcio, la moda, la conquista dello spazio e i tortellini alla bolognese. Fastoso e fragoroso kolossal di propaganda, allestito su una struttura medioevaleggiante orientale, filmato in funzione della Grande Muraglia, una delle sette meraviglie del mondo e icona assoluta di potenza per la cultura cinese, vera protagonista, a dispetto di una cast prevalentemente asiatico, per un blockbuster commerciale dettato da una sceneggiatura approssimativa che prova ad unire realtà storiche con virtuosismi di natura fantasy. Il computer la fa da padrona; le scene di battaglia appaiono di buon livello, l'apparato scenografico è di prim'ordine, i costumi scintillano e si opacizzano a secondo delle scene, il lavoro degli stunts è notevole, come il numero di comparse, ben ammaestrate negli spostamenti di massa. Soltanto 18 gli attori accreditati, con Matt Damon che si muove a modello di un elefante che si trascina nelle polveri della battaglia scaturite da un mare di fiamme. Complessivamente un bel vedere, ma l'impasto narrativo, figlio di un soggetto asfittico, sciorina nel vacuo dell'inconsistenza, della prevedibilità, del già visto, della noia.