James Gunn
Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Vin Diesel, Bradley Cooper, Michael Rooker, Karen Gillan, Pom Klementieff, Sylvester Stallone, Kurt Russell, Elizabeth Debicki, Chris Sullivan, Sean Gunn, Tommy Flanagan, Laura Haddock, Aaron Schwartz, Hannah Gottesman, Hilty Bowen, Ben Browder, Alex Klein, Luke Cook, Evan Jones, Joe Fria, Terence Rosemore, Jimmy Urine, Stephen Blackehart, Steve Agee, Blondy Baruti
James Gunn
(dai fumetti della Marvel di Dan Abnett, Andy Lanning e da personaggi creati da Stan Lee, Jack Kirby, Steve Englehart, Steve Gan, Jim Starlin, Larry Lieber, Bill Mantlo, Keith Giffen)
Tyler Bates
Henry Braham
Guidati da Peter Quill, che nel frattempo conosce suo padre Ego, i guardiani della galassia si dividono in due squadre per fronteggiare i Sovereign, anticamente loro alleati e i Ravagers.
Secondo capitolo della saga Marvel (già annunciato il terzo per il 2020) dopo Guardiani della Galassia del 2014. Segue la logica di altri prodotti similari ricavati dall'universo sterminato dei comic books, Ant-Man, Iron Man, X-Men, Hulk, Thor, Avengers, Spider-Man, Capitan America, ecc., spesso intrecciati tra loro in una babilonia di assimilazioni e congiunzioni tra personaggi, ricalchi e riproposizioni, al punto che diventa persino difficile distinguerli tra loro, ricordare le trame e soprattutto comprenderne il senso, tanto il groviglio appare così massiccio, tale da far perdere il filo di un gioco a specchio che riproduce storie e immagini da un film all'altro, con variabili narrative neppure tanto evidenti. In questo marasma generale, che inizia a stancare le masse, la Marvel volta pagina e si proietta nella ´seconda fase´, costruita con chiaro intento ironico e spensierato. Questo sequel della nuova epopea, punta tutto sul sarcasmo, sull'umorismo dei dialoghi e sulla esilarante distribuzione dei personaggi; un passatempo in tono altamente spettacolare, naturalmente accompagnato da una miriade di effetti speciali, veri protagonisti della pellicola. Citazioni, rimandi e modelli assimilati da altre saghe (Guerre Stellari, Il signore degli anelli e perfino 007) appaiono evidenti, in un operazione di saccheggio che fa rima con cazzeggio, appropriato sostantivo, vera anima del film. Dirige alla bene in meglio James Gunn, proveniente dai cortometraggi splatter, autore anche della sceneggiatura. Cast composto dai soliti nomi, con poderoso cammeo per Sylvester Stallone, nella parte del capo dei trafficanti spaziali. Primo film girato con fotocamera digitale Arma 8k Red, perfezionata al massimo in Aspect Ratio 2.35:1 dall'equivalente VistaVision anni '50.
Original track music
Titoli
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(Il conto da pagare)
