HUGO CABRET Hugo - Fantasy - USA - 2011 - Paramount Pictures/GK Films/Infinitum Nihil

Regia Martin Scorsese Cast Ben Kingsley, Sacha Baron Cohen, Chloë Grace Moretz, Asa Butterfield, Jude Law, Christopher Lee, Ray Winstone, Emily Mortimer, Helen McCrory, Michael Stuhlbarg, Frances de la Tour, Richard Griffiths, Kevin Eldon Sceneggiatura John Logan (dal romanzo di Brian Selznick) Musica Howard Shore Fotografia Robert Richardson Premi Premio Oscar Fotografia - Scenografia & Arredamento - Suono - Montaggio del suono - Effetti speciali visivi Nomination all'Oscar Film - Regia - Sceneggiatura - Musica - Montaggio - Costumi Rimasto orfano, il piccolo Hugo Cabret fa della stazione di Parigi la sua naturale residenza e passa il proprio tempo nel tentativo di aggiustare tutti gli orologi presenti nelle varie gallerie. Il suo sogno però, è quello di aggiustare il prototipo di un uomo meccanico, antico progetto del padre. Un anziano giocattolaio, in realtà celebre illusionista George Melies, inventore del cinema, derubato dal ragazzo di alcuni attrezzi, gli sottrae il taccuino dove sono annotati tutti i disegni per la costruzione del robot. Per riaverlo, è aiutato da una fanciulla, Isabelle, figlioccia del vecchio. Martin Scorsese mette in immagini il romanzo fantasy 'La straordinaria invenzione di Hugo Cabret' ('The Invention of Hugo Cabret', prima edizione pubblicata nel 2007) di Brian Selznick, scrittore dal nome illustre, nipote del grande produttore David O' Selznick; e lo fa attraverso un film per ragazzi, sognatore e illustrativo, che richiama il cinema delle origini attraverso la sua nascita e la sua magia. C'è fascino e disincanto in questo lavoro di pura marca scorsesiana, pregno di tutti gli ideali cari al regista, con in primo piano il tema del 'racconto', autentico punto di forza della sua intera filmografia, attraversato da aspetti razionali ed emotivi, eterogenei al quel comune senso di quotidiana normalità contraddistinta nelle forme proprie dell'esistenza umana. Luci, colori e buoni effetti speciali, ma la versione bidimensionale non sfigura in nulla rispetto a quella in 3D. Cinque Oscar su undici nomination, nessuna per gli attori; il tutto da idea di un film che si esalta nella sola valenza tecnica. *****

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