Enki Bilal
Linda Hardy, Thomas Kretschmann, Charlotte Rampling, Frédéric Pierrot, Thomas M. Pollard, Yann Collette, Derrick Brenner
Serge Lehman, Enki Bilal
(da due fumetti - "La Foire aux immortels" e "La Femme piège" - di Enki Bila)
Goran Vejvoda
Pascal Gennesseaux
Verso la fine del 22mo secolo a New York, megalopoli divisa tra mutanti, esseri umani e alieni, il dio egizio Horus - condannato dagli dei della piramide volante al non risveglio - ha tempo una settimana per trovare la donna che gli restituisca l'immortalità.
Tratto da due fumetti appartenenti alla trilogia - il terzo sarà pubblicato prossimamente - dello slavo Enki Bilal, il quale si adopera alla regia in questo kolossal digitale costato ben 23 milioni di euro. Dal passo cadenzato, proprio del cinema francese, è un film affascinante per l'impulso spettacolare che riesce a trasmettere e assai ambizioso nel disegno visionario che intende comunicare. Non riesce tuttavia ad esprimere il senso drammatico dei fatti: le nostre paure e soprattutto il desiderio di immortalità, comunicano solo attraverso l'effettismo di scena senza mai entrare nella logica, propria dei racconti di Bilal. Richiami continui alla mitologia del passato e citazioni pittoriche, teologiche e letterarie. Male gli attori, privi dello spessore necessario per interpretare personaggi impegnativi. Co-prodotto da Italia (Medusa Film) e Inghilterra.
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Titoli
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