L'IMPERO DEL SOLE
Empire of the Sun - Drammatico - USA - 1987 - Warner Bros/Amblin



  • Regia
    Steven Spielberg
  • Cast
    Christian Bale, John Malkovich, Miranda Richardson, Nigel Havers, Joe Pantoliano, Leslie Phillips, Masatô Ibu, Emily Richard, Rupert Frazer, Peter Gale, Takatoro Kataoka, Ben Stiller
  • Sceneggiatura
    Tom Stoppard
    (dal romanzo di J.G. Ballard)
  • Musica
    John Williams
  • Fotografia
    Allen Daviau
  • Premi
    Nomination all'Oscar
    Colonna sonora, Fotografia, Montaggio, Scenografia e arredamento, Costumi, Suono

  • Durante la Seconda Guerra Mondiale, bimbo inglese, figlio della colonizzazione britannica in oriente, finisce nei campi di concentramento giapponesi. Nel lager si rende utile agli altri prigionieri adeguandosi alla linea di condotta e quando, nel 1945 è libero, assiste da lontano al brillare della prima bomba atomica lanciata contro la città di Hiroshima.
    Colosso esageratamente lungo (150 minuti di durata, esclusi i titoli di testa e coda) e costoso (35 milioni di dollari esclusa la post-production) ma ugualmente affascinante, dal sapore descrittivo, reso da immagini perforanti e simbolismi manieristi. Il tema centrale tratta la cancellazione totale della prima giovinezza, che tramuta il bambino in uomo nel breve spazio del tempo riservato all'adolescenza. Sul versante storico, Steven Spielberg non concede approfondimento sulla vera responsabilità dell'attacco a Pearl Harbor, ammiccando così velate simpatie al popolo giapponese. Per questo motivo fu aspramente bersagliato dalla critica (la scena del protagonista-bambino, che sull'attenti saluta la partenza dei kamikaze giapponesi, proprio non gli andò giù) e parte del pubblico, che negli USA non lo premiò ai botteghini (solo 10 milioni l'incasso), al contrario della distribuzione internazionale (30 milioni); fallimento inciso anche per l'ambientazione scelta (esotica) e con un solo attore di nazionalità americana presente nel cast (John Malkovich). Ma il lavoro rende ugualmente, in perfetto spirito spiberghiano, un film dai toni riflessivi e in ugual misura spettacolari. Da ammirare le scene di massa in Shanghai durante l'occupazione armata. Sei nomination all'Oscar senza vincerne uno e tutte per le categorie tecniche; questo a dimostrazione di come gli americani considerarono il film: un kolossal mastodontico valido solo per l'esteriorità, senza contenuti.

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