KATYN
Storico - POL - 2007 - Akson Studio/Polski Instytut Sztuki Filmowej/Telekomunikacja Polska/TVP S.A.
Regia
Andrzej Wajda
Cast
Artur Zmijewski,
Maja Ostaszewska,
Andrzej Chyra,
Danuta Stenka,
Jan Englert,
Magdalena Cielecka,
Agnieszka Glinska,
Pawel Malaszynski,
Maja Komorowska,
Joachim Paul Assböck
Sceneggiatura
Andrzej Wajda, Wladyslaw Pasikowski, Przemyslaw Nowakowski
(dal soggetto di Andrzej Mularczyk)
Musica
Krzysztof Penderecki
Fotografia
Pawel Edelman
Premi
Nomination all'Oscar
Miglior film straniero
A distanza di un anno dall'invasione russo-tedesca del 1939 in Polonia, il coordinamento delle truppe sovietiche riceve l'ordine, direttamente da Stalin, di procedere all'annientamento del gruppo dirigente polacco. Magistrati, insegnati e professionisti, assieme a circa 14.000 soldati di grado vengono arrestati e in seguito trasferiti nella foresta di Katyn, per essere giustiziati uno alla volta e seppelliti in fosse comuni. Per anni, sull'avvenimento, tedeschi e sovietici si scambiarono reciproche accuse, ma dall'immediato dopoguerra, con l'annessione della Polonia al patto di Varsavia, tutto tacque.
Non è il classico film di guerra che sofferma l'attenzione su un preciso fatto storico piegandosi poi alle convezioni del genere, ma piuttosto un dettagliato protocollo, preciso ed evidente, su avvenimenti reali tenuti nascosti dai russi per oltre 50 anni, fin quando, nel 1990 il soviet supremo presieduto da Mikail Gorbaciov ammise in pieno la responsabilità dell'eccidio. Andrzej Wajda, tra i pochi grandi autori del cinema contemporaneo (suo padre fu tra le vittime del massacro di Katyn), ricostruisce la storia attraverso figure reali, assillate da incertezze e timori. E' un film del ricordo, non celebrativo e neppure ideologico, che delinea nell'asse storico-politico un tracciato di barbarie, menzogne e infamie perpetrate nel periodo. L'assunto narrativo è innalzato sulle figure delle donne, quelle dei propri cari massacrati, tormentate da dubbi e paure, in un ritratto di anime dalla vita spezzata cui è stato tolta speranza e volontà. Eccellente prova degli interpreti, perfette inquadrature con la notevole sequenza dell'eccidio, posta nel finale in resoconto flashback, impressionante e cinica, ma integralmente reale. Uso di materiale d'epoca e perfetta ricostruzione ambientale. Gran successo di pubblico in Polonia, con record di 3 milioni e 480mila spettatori nella prima settimana di programmazione. Distribuito in Italia dalla Movimento Film in un ristretto numero di cinematografi, quelli sfuggiti alla morsa del preponderante circuito di megasale, ormai proprietà dei grandi studios hollywoodiani; altro peccato capitale.