LIFE: NON OLTREPASSARE IL LIMITE
Life - Fantascienza - USA - 2017 - Columbia Pictures-Skydance Media-Sony Pictures Entertainment
Regia
Daniel Espinosa
Cast
Hiroyuki Sanada,
Ryan Reynolds,
Rebecca Ferguson,
Jake Gyllenhaal,
Olga Dihovichnaya,
Ariyon Bakare,
Jesus Del Orden,
Allen McLean,
Leila Grace Bostwick-Riddell,
Mari Gvelesiani,
David Muir,
Elizabeth Vargas,
Camiel Warren-Taylor,
Haruka Kuroda,
Naoko Mori,
Alexandre Nguyen,
Hiu Woong-Sin
Sceneggiatura
Rhett Reese,
Paul Wernick
Musica
Jon Ekstrand
Fotografia
Seamus McGarvey
Sei astronauti, in orbita a bordo di una stazione spaziale internazionale, devono recuperare e studiare un primordiale organismo attivo proveniente da Marte, prova materiale di vita fuori dai confini terrestri. Ben presto la cellula prende forma, cresce, ragiona attraverso istinti omicidi e semina il panico a bordo dell'astronave.
Lontano dai paradigmi del blockbuster roboante, tipico del cinema fantascientifico americano del periodo, è uno sci-fi claustrofobico tendente all'horror, ispirato al lontano Alien (1979) di Ridley Scott, (assetto musicale compreso) pur non essendone il remake, malgrado da più parti lo considerino tale. Da una sceneggiatura originale equilibrata in due costanti - l'armonia vivente turbata dalla presenza aliena e la profondità dello spazio, interno all'astronave ed esterno ad essa, che assume connotazioni agghiaccianti di vuoto e di buio, allusive alla perdita d'identità in vista del pericolo incombente - il film vive di crescente suspense, narrativa e d'immagine, alimentata da tensioni di sapore thrilleristico e da concetti che sfiorano analisi di carattere morale. La capacità tecnica è di valore, la regia del giovane svedese Daniel Espinosa appare di polso e il cast, multirazziale, si mostra ben adeguato ai personaggi. Forse si perde troppo nei dialoghi, spesso inutili e il finale appare eccessivamente spugnoso, ma nel suo insieme è un lavoro meritevole di stima, caso rarissimo per prodotti contemporanei costruiti ad alto-medio budget, qui riconosciuto nell'ordine di 70 milioni di dollari, post-production compresa.