Peter Jackson
Ian McKellen, Martin Freeman, Richard Armitage, Ken Stott, Graham McTavish, William Kircher, James Nesbitt, Stephen Hunter, Dean O'Gorman, Aidan Turner, John Callen, Peter Hambleton, Jed Brophy, Mark Hadlow, Adam Brown, Orlando Bloom, Evangeline Lilly, Lee Pace, Cate Blanchett, Benedict Cumberbatch, Mikael Persbrandt, Sylvester McCoy, Luke Evans
Peter Jackson, Guillermo del Toro, Fran Walsh Philippa Boyens,
(dal romanzo di J.R.R. Tolkien)
Howard Shore
Andrew Lesnie
Scampato il pericolo, dopo l'imboscata degli orchi di Azog, Bilbo lascia le montagne nebbiose per raggiungere la cittadina di Erebor, dominata dal gigantesco e famelico drago Smaug. Lo accompagnano i 13 nani e, con loro, il mago Gandalf e Thorin.
Nel secondo capitolo della trilogia tolkieniana, dopo Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato (2012), Peter Jackson è costretto ancora una volta a ricucire la storia per assoggettarla a modello di prequel de 'Il signore degli anelli', scritto da Tolkien 20 anni dopo questo, senza alcun riferimento al passato. Anche l'introduzione di nuovi personaggi (soprattutto femminili, pretesi dalla produzione per ovvi motivi di cassa) centrano poco o nulla con il testo originale. L'epica, il fantasmagorico di scena, la pittorica d'insieme, l'ottima qualità d'immagine (filmato a 48 fotogrammi al secondo anziché i canonici 24), l'impalcatura effettistica dei trucchi visivi, appaiono come forze trainanti di un film 'inventato', ad ogni modo ben reso nel meandro favolista, dal quale emergono parabole sulla prepotenza dell'uomo, distruttore e insaziabile propinatore di dispute. La regia è impeccabile, ma il cast è penoso e i dialoghi svolazzano nell'ovvio; la sceneggiatura traballa nel suo modo di articolare il racconto attraverso lungaggini e pause insignificanti. Dura poco più di due ore e venti minuti; girato in Nuova Zelanda. Lo Hobbit: Andata e ritorno (2014), chiude il cerchio di questa saga per bambini, che in poco o nulla si equilibra con il cinema, quello vero.
Original track music
Foresta
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