Jon Turteltaub
Nicolas Cage, Diane Kruger, Justin Bartha, Sean Bean, Jon Voight, Harvey Keitel, Christopher Plummer, David Dayan Fisher, Stewart Finlay-McLennan, Oleg Taktarov, Stephen A. Pope
Jim Kouf, Cormac e Marianne Wibberley
Trevor Rabin
Caleb Deschanel
L'archeologo Ben Gates si mette alla ricerca del tesoro dei Templari trafugato e misteriosamente spedito in America un paio di secoli prima, nascosto in un forziere da George Washington, Benjamin Franklin e Thomas Jefferson come riserva aurea per la guerra d'indipendenza. Il codice è custodito nella carta costituzionale, su una microscopica mappa disegnata sul retro della dichiarazione d'indipendenza e sulle banconote dei dollari. Ma c'è qualcun altro interessato e il conflitto per appropriarsi l'arcano diventa inevitabile.
Ennesima operazione di ricalco. Anche se Nicolas Cage - con una faccia da bronzo che sostituisce quella naturale di pesce bollito - si è subito affrettato a dichiarare che né la figura del suo personaggio, e quindi la trama, può essere neppure lontanamente paragonata a quella di Indiana Jones, il film è la copia francobollata e spudorata della trilogia spilberghiana. In più, il ritmo e un montaggio serrato affrescano con maggior vigore il senso pratico del racconto. In questa giostra sgangherata di pupazzi senza colore, emerge la forma occulta dell'esposizione, in perfetto equilibrio con i tempi attuali, dove tutto ciò che è esoterico seduce e qualsiasi immaginazione dettata dal primo che passa diventa dogma laico. Ci sono ammiccamenti con il bestseller di Dan Brown "Il Codice da Vinci" e i fatti di Falluja, in Iraq; ma il producer Jerry Bruckheimer - re del blockbuster e gran faccia tosta - anche in questo caso si è affrettato a smentire. Nicolas Cage, in mezzo ai ghiacciai artici, ha modo di spalancare il forno per esibire battuttacce tipo "...ho letto sulla guida turistica che c'è un bel ristorantino da queste parti...". Deprimente.
Original track music
Prologo
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