NATIVITY
The Nativity Story - Drammatico - USA - 2006 - New Line Cinema



  • Regia
    Catherine Hardwicke
  • Cast
    Keisha Castle-Hughes, Oscar Isaac, Hiam Abbass, Shaun Toub, Ciarán Hinds, Shohreh Aghdashloo, Stanley Townsend, Emilia Fortunato, Alexander Siddig, Nadim Sawalha, Eriq Ebouaney, Stefan Kalipha
  • Sceneggiatura
    Mike Rich
  • Musica
    Mychael Danna
  • Fotografia
    Elliot Davis

  • Dall'Annunciazione al viaggio verso Betlemme di Maria e Giuseppe nell'attesa della nascita del Figlio di Dio.
    Si potrebbe definire il classico film di Natale ad impronta cattolica-dogmatica e sullo stampo, anche se attenuato nelle forme, di quei prodotti a sfondo religioso che venivano sfornati durante le festività natalizie di un tempo ormai lontano. La Hardwicke (regista del discusso Thirteen - Tredici anni) alla sua terza esperienza dietro la macchina da presa, mostra con estrema naturalezza le passioni giovanili di due adolescenti, improvvisamente di fronte ad eventi sovrannaturali distanti dalle loro concezioni. I tre passi (Annunciazione, viaggio verso Betlemme, Nascita) rappresentano il cammino della speranza e quindi, nell'evento messianico, la rinascita di una fede ormai dispersa. Tutto qui, un film semplice nella struttura, che non rievoca i simbolismi classici del catechismo cinematografico, ma che neppure si presta al moderno attorcigliamento intellettuale di natura laico-revisionista. Per chi cerca approfondimenti incanalati in tessuti visivi accompagnati da immagini "forti" è una delusione; al contrario, chi vuole assistere ad una visione che scorre gradevolmente indirizzata in un tessuto narrativo soft, è buon intrattenimento. Definito da molti l'anti-The Passion (girato interamente a Matera, negli stessi luoghi del film di Mel Gibson), presentato in anteprima in Vaticano, si fa apprezzare, più che per la storia da tutti conosciuta e risaputa, per le scene, per la plasticità delle inquadrature, per il dinamismo interpretativo di un cast più che onesto, dove emerge Keisha Castle-Hughes (Maria) che non sarà certo Olivia Hussey del Gesù di Nazareth di Zeffirelli (1977), ma neppure una di quelle tante e squallide figure della Madonna, regalateci nel corso dei decenni dal cinema mondiale.

    *****



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