Sophia Loren,
George Peppard,
Trevor Howard,
John Mills,
Anton Diffring,
Richard Johnson,
Tom Courtenay,
Jeremy Kemp,
Anthony Quayle,
Lilli Palmer,
Jeremy Spenser,
Paul Henreid,
Helmut Dantine,
Barbara Rütting,
Richard Todd
Sceneggiatura
Emeric Pressburger,
Derry Quinn,
Ray Rigby
(dal soggetto di Duilio Coletti,
Vittoriano Petrilli)
Musica
Ron Goodwin
Fotografia
Erwin Hillier
Per annientare una fabbrica tedesca che produce razzi V2, il controspionaggio infiltra tre agenti all'interno dello stabilimento con lo scopo di far saltare in aria tutto quanto. Pur rimettendoci la vita, i tre riescono nell'impresa.
Negli anni '60 ci fu un proliferare di film ad azione bellica (I cannoni di Navarone, Dove osano le aquile, Gli eroi di Telemark, Quella sporca dozzina, ecc.), inquadrati nel periodo della Seconda Guerra Mondiale attraverso un leitmotiv rappresentato dal "centrare l'obiettivo e distruggerlo". Questo, prodotto da Carlo Ponti che pretese la stesura del soggetto dagli italiani Duilio Coletti e Vittoriano Petrilli, non si distacca molto dal genere ad azione bellica e sfrutta un cast prestigioso per una storia dai fini scontati ma ugualmente avvincente per la tensione emotiva che riesce a trasmettere, specialmente nella seconda parte, dopo una prima introduttiva e molto chiacchierata. Dà fastidio come Sophia Loren esca subito di scena (nel film è uccisa alla metà del primo tempo), ma proprio quest'episodio autentica una vericidità emotiva che poi si trascina per tutto il film.