Francis Ford Coppola
Marlon Brando, Al Pacino, Robert Duvall, James Caan, Diane Keaton, John Cazale, Talia Shire, Sterling Hayden, Richard Castellano, Richard Conte, Al Lettieri, John Marley, Gianni Russo, Alex Rocco, Simonetta Stefanelli
Francis Ford Coppola, Mario Puzo
(dal romanzo di Mario Puzo)
Nino Rota
Gordon Willis
Premio Oscar
Film, Attore (Marlon Brando), Sceneggiatura
Nomination all'Oscar
Regia, Attore non protagonista (Al Pacino), Attore non protagonista (Robert Duvall), Attore non protagonista (James Caan), Montaggio, Costumi, Suono
David di Donatello
Attore straniero (Al Pacino), Produttore straniero (Albert S. Ruddy)
Terminata la Seconda Guerra Mondiale, a New York, Don Vito Corleone, padrino di una delle più grandi cosche mafiose italo-americane è vittima di un attentato. Guarisce ma suo figlio Sonny ci lascia la pelle. Il boss passa il comando all'altro figlio Mike e, prima di morire, tenta di ristabilire la pace con i capi delle cinque famiglie di New York.
Soprannominato il Via col Vento degli anni settanta, è un quasi capolavoro di Coppola che guarda alla mafia come oggetto patriarcale con occhio nostalgico su ciò che era l'America (e di conseguenza l'Italia) prima del diffondersi della droga, della criminalità devastante, di una nuova malavita senza codici e soprattutto senza onore. In un'espressione visiva assai violenta e cruda nell'immagine, alcuni concetti derivanti dall'associativismo criminale sono risparmiati. L'assassinio prezzolato, così come le connessioni politiche e i connubi consociativi assumono una dimensione ineluttabile, tutto in nome della sacralità della famiglia, dei propositi di convivenza e di una rispettabilità penetrante e non di facciata. Pur se in tutta la durata la parola "Mafia" non è mai pronunciata, il film, eloquente nell'allaccio mafia-politica, fece rizzare i capelli agli ambienti perbenisti e subì attacchi violenti da alcuni settori della critica internazionale, ma il lavoro, che va approfondito nel suo forte significato interno (lo spaccato di due epoche), si rivelò un autentico successo planetario. In una coesistenza tra gangster-movie e spettacolarismo colossale c'è un cast stratosferico, molto italianizzato nell'interpretazione con uno sbalorditivo Marlon Brando (si esprime con la bocca piena di ovatta) che rifiutò l'Oscar (il suo secondo dopo quello vinto per Fronte del porto) per protesta contro la politica americana rivolta in negativo nei confronti del popolo pellerossa. Record di incassi nella stagione 1972. Straordinaria colonna musicale di Nino Rota diretta da Carlo Savina. Due seguiti: Il padrino Parte seconda '74 (ottimo) e Il padrino Parte terza '90 (fiacco).
Original track music
Love theme
0.30 - 236 KB wav
(L'esecuzione)
(Don Vito Corleone)
