PROMETHEUS
Fantascienza - USA/ING - 2012 - Scott Free Productions/Dune Entertainment/Brandywine Productions



  • Regia
    Ridley Scott
  • Cast
    Noomi Rapace, Michael Fassbender, Charlize Theron, Idris Elba, Guy Pearce, Logan Marshall-Green, Sean Harris, Rafe Spall, Emun Elliott, Benedict Wong, Kate Dickie
  • Sceneggiatura
    Jon Spaihts, Damon Lindelof
  • Musica
    Marc Streitenfeld
  • Fotografia
    Dariusz Wolski

  • Nell'anno 2093, attraverso tecniche sofisticate, due scienziati scoprono su un remoto pianeta alcune tracce che potrebbero rivelare con certezza la nascita dell'uomo, generato da una razza aliena. L'astronave Prometheus, con a bordo studiosi e soldati fa rotta verso i limiti estremi dell'universo per approdare sul lontanissimo pianeta. Giunti sul posto, devono far fronte al pericolo costante.
    Prequel di
    Alien, diretto dallo stesso Ridley Scott nell'ormai lontano 1979. Attesissimo, ultra pubblicizzato, è un film di valore medio realizzato nel classico stile entertainment, che mantiene gli stessi canoni scenografici del precedente e si muove in analoghe situazioni di minaccia continuativa. Parte bene, poi, lungo la strada perde il significato effettivo della storia (e del pensiero), turgidamente espressa da un script precipitoso, affrettato nella contrapposizione e nel mistero, per nulla disposto all'analisi interiore dei fatti, con rare escursioni nell'interrogativo universale (la nascita dell'uomo e il significato della sua esistenza), che, se affrontato, avrebbe reso gran valenza a un film tutto sommato, innocuo, vegetativo, privo di quell'angoscia quasi mistica che la prima fantascienza di Ridley Scott, Alien ma anche Blade Runner, sapeva proporre. Si capisce dove inizia ma non si comprende la fine, né dove voglia arrivare, tanto è compresso nell'ingarbugliato sistema fisico, filosofico e metafisico. Le tematiche sci-fi care al regista sono comunque presenti, seppur in forme carnose, dal rapporto tra l'essere e il suo artefice, alla donna combattente, all'androide decisionista, alla tecnologia, conveniente ma alla lunga capace di annientare e distruggere gli stessi creatori, la civiltà e i suoi valori. Voluminoso, abbondante di sequenze superlative, con ammirevole 3D, è da considerare come ricco blockbuster (130 milioni di dollari di budget), dove la presenza di effetti speciali e visivi (ben 726 tecnici in azione) determina il vero, solo e unico significato. Gli attori ci sono, ma si chiacchiera troppo e il montaggio di Pietro Scalia deve piegarsi alla logica di una piatta sceneggiatura. Sequel nel 2017 con Alien: Covenant.

    *****



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