RAGTIME
Drammatico - USA - 1981 - Dino De Laurentiis Company/Sunley Productions Ltd.



  • Regia
    Milos Forman
  • Cast
    James Cagney, Mary Steenburgen, Howard E. Rollins Jr, Elizabeth McGovern, Brad Dourif, Moses Gunn, Pat O'Brien, Donald O'Connor, Kenneth McMillan, James Olson, Mandy Patinkin, Debbie Allen
  • Sceneggiatura
    Michael Weller
    (dal romanzo di E.L. Doctorow)
  • Musica
    Randy Newman
  • Fotografia
    Miroslav Ondrícek
  • Premi
    Nomination all'Oscar
    Sceneggiatura, Miglior attore non protagonista (Howard E. Rollins Jr.), Miglior attrice non protagonista (Elizabeth McGovern), Musica, Canzone ('One More Hour'), Fotografia, Scenografia e arredamento, Costumi

  • Quattro storie allacciate tra loro: 1) Nell'America del primo novecento, miliardario sposa una showgirl e poi uccide l'architetto che ha riprodotto la moglie nuda in una scultura. 2) Un bambino di colore è abbandonato nella villa di una famiglia borghese che cerca il padre per riaffidarglielo. 3) Il padre del bimbo, pianista nero, subisce l'affronto di veder la propria auto sporcata volutamente da un pompiere razzista. Chiede giustizia. 4) Il capo della polizia si accorda con il leader della comunità nera e fa uccidere il pianista. Esplode la rivolta.
    Interminabile epopea (155 minuti di durata) sull'America rurale del primo '900, scandita a ritmi di Ragtime, derivazione del jazz fine '800, tipica espressione di accompagnamento e identificazione delle classi meno abbienti del periodo. Interessante come quadro storico, perfettamente ambientato attraverso un superbo allestimento scenico, ma lento e pesante nella descrizione degli eventi, troppo farraginoso nell'intreccio dei capitoli, tratti dal romanzo monodico di E.L. Doctorow. Apologo antirazziale riuscito a metà, ma potente per l'espressione visuale e per la caratura dei personaggi. Inizialmente affidato a Robert Altman, che aveva preparato anche lo script, fu poi assegnato a Milos Forman. Fiumana di attori (cammeo per Jack Nicholson ed esordio per Samuel L. Jackson) con ritorno sul grande schermo di James Cagney, al suo ultimo film, dopo 20 anni di assenza (Uno, due, tre!, 1961 di Billy Wilder). Eguagliato il record di Quo Vadis (1951, di Mervyn LeRoy), con otto Nomination e nessun Oscar.

    *****



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