THOR
Fantasy - USA - 2011 - Paramount Pictures/Marvel Entertainment Studios



  • Regia
    Kenneth Branagh
  • Cast
    Chris Hemsworth, Natalie Portman, Tom Hiddleston, Anthony Hopkins, Stellan Skarsgãrd, Colm Feore, Kat Dennings, Clark Gregg, Ray Stevenson, Idris Elba
  • Sceneggiatura
    Ashley Miller, Zack Stentz, Don Payne
    (dal soggetto di J. Michael Straczynski, Mark Protosevich tratto dal comic book di Stan Lee, Larry Lieber e Jack Kirby)
  • Musica
    Patrick Doyle
  • Fotografia
    Haris Zambarloukos

  • Thor, indomabile figlio di Odino, è inviato dal padre sulla Terra nella speranza di frenarne gli ardenti bollori. Catapultato nel contemporaneo, apprende le regole civili, si innamora di una scienziata ma poi deve far fronte all'invasione del fratello Loki, invidioso di lui e giunto dal mondo di Asgard per conquistare e sottomettere la Terra. Nell'affrontarlo, Thor, si completa in autentico eroe.
    Dai comic book della Marvel, un popcorn-movie nel quale Kenneth Branagh, novello Laurence Olivier, talentuoso specialista di opere shakesperiane (Enrico V, Hamlet), prova a dare volto a una storiella incongruente attraverso citazioni letterarie (brama di potere, delitti tra consanguinei, cospirazioni, amore impossibile), per quanto inserite nel linguaggio visivo, a forma di una certa delineazione narrativa, che in parte tiene a galla un carrozzone stereotipato e ammassato nel futile. Non si addentra nella psicologia dei personaggi, tanto meno può frenare l'invadenza fracassona attestata su sequenze ad altissimo effetto esplosivo, cardini di un egocentrismo visuale garantito dalla spettacolarità adrenalinica. Una sfilata del già visto; solite scene di scontri tra supereroi, mostri e mostriciattoli, tuoni e rimbombi, gente che salta per aria, urla e grugniti continuativi. Chris Hemsworth è un tipaccio palestrato, Anthony Hopkins appare stanco, Natalie Portman è tanto minuta quanto inutile, gli altri non contano. La Paramount, senza badare a spese, segue alla lettera le regole del mercato blockbuster contemporaneo, quello del nulla: 150 milioni di dollari di budget, post-production esclusa, 8 location, 601 addetti agli effetti speciali e visivi, 114 operatori di ripresa, 90 maestranze con 8 supervisori per la direzione artistica, 37 impiegati al trucco, 25 tecnici del suono e impiego di 84 stuntman, per un film che nessuno, in futuro, potrà mai ricordarne l'esistenza.

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