Fritz Lang
Debra Paget, Paul Hubschmid, Walter Reyer, Claus Holm, Luciana Paluzzi, Valéry Inkijinoff, Sabine Bethmann, René Deltgen, Jochen Brockmann, Richard Lauffen, Jochen Blume, Helmut Hildebrand
Werner Jörg Lüddecke
(dal romanzo di Thea von Harbou)
Michel Michelet
Richard Angst
Giunto in India dall'Europa per costruire nuove residenze per il principe del luogo, ingegnere si innamora di una giovane danzatrice, amata anche da maharajah. Fuggono insieme, ma sono presto ripresi.
Fritz Lang, lasciata Hollywood e tornato in Germania, realizza il suo primo film tedesco in epoca moderna, dopo l'ultimo filmato 26 anni prima (Il testamento del dottor Mabuse), cui seguirà la seconda parte con
Il sepolcro indiano
, girato nello stesso anno, per una durata complessiva dei due film di 3 ore e 10 minuti. Tratto dal romanzo della moglie Thea von Harbou, è il classico film di Lang che si articola attraverso lo schematismo dei personaggi immersi in una struttura narrativa - dove prevalgono i temi dominanti della sua filmografia: misticismo, componenti esotiche, ineluttabilità del destino - contrassegnata dall'apparato scenico di taglio realistico, special modo nella plasticità dell'immagine sostenuta dall'ampiezza scenografica dei set. Filmato a schermo quadrato con il vecchio sistema 1.37:1 (Lang, all'infuori dell'hollywoodiano Il covo dei contrabbandieri, non girò mai un film in Cinemascope, che odiava) e distribuito negli USA assieme a
Il sepolcro indiano
, fu poi accorciato e rimontato dagli americani in un unico film dal titolo Journey to the Lost City, mai arrivato in Italia, con soppressione di oltre la metà del totale.
Original track music
Titoli
0.30 - 236 KB wav
Marcia reale
1.00 - 572 KB wav
(La danza)
