Alicia Vikander,
Dominic West,
Walton Goggins,
Daniel Wu,
Kristin Scott Thomas,
Derek Jacobi,
Alexandre Willaume,
Tamer Burjaq,
Adrian Collins,
Keenan Arrison
Sceneggiatura
Geneva Robertson-Dworet, Alastair Siddons
(dal soggetto di Geneva Robertson-Dworet e Evan Daugherty)
)
Musica
Junkie XL
Fotografia
George Richmond
Decisa a ritrovare suo padre, archeologo disperso da anni nella zona del Mar del Giappone, Lara Croft si impegna tra mille pericoli divenendo anche lei leggendaria archeologa di natura rissosa.
Reboot ispirato al videogioco della Crystal Dynamics, appartenente alla saga di totale insuccesso iniziata nel 2001 con Lara Croft: Tomb Raider e proseguita con Lara Croft: Tomb Raider - La culla della vita (2003). Angelina Jolie è qui sostituita dalla frivola modella svedese Alicia Vikander, tanto bella quanto inespressiva, in un filmaccio d'azione costruito in funzione del pubblico teenager e per adulti con quoziente intellettivo fermo alla quinta elementare. Tutto già visto in questa produzione vuota di originalità, senza mordente, cullata in versione Indiana Jones al femminile, ripetitiva al massimo delle forme. Classica operazione di scarico, che si attesta nel modernismo cinematografico, capace di abbattere la bellezza femminea, con la protagonista che vuole a tutti i costi essere uomo; unta, sudicia, ringhiosa, tira calci come un mulo, sempre pronta a menare le mani e schioccare frecce dal suo arco. Tra l'altro, anche emulativo per il bullismo femminile, fenomeno crescente, special modo negli USA. Ignobile.