VAJONT - LA DIGA DEL DISONORE
Drammatico - ITA/FRA - 2001 - Martinelli Film Company International/Canal+/S.D.P. Films



  • Regia
    Renzo Martinelli
  • Cast
    Michel Serrault, Daniel Auteuil, Laura Morante, Jorge Perugorría, Anita Caprioli, Leo Gullotta, Philippe Leroy, Jean-Christophe Brétigniere, Nicola Di Pinto
  • Sceneggiatura
    Renzo Martinelli, Pietro Calderoni
  • Musica
    Francesco Sartori
  • Fotografia
    Blasco Giurato
  • Premi
    David di Donatello
    Regia (Premio David della giuria) - Miglior attore non protagonista (Leo Gullotta - nomination) - Scenografia (nomination)
    Nastro d'Argento
    Miglior attore non protagonista (Leo Gullotta - Nastro d'Argento) - Fotografia (nomination)

  • Nel 1963, 260 milioni di metri cubi di roccia si sgretolano dal Monte Toc, adiacente alla diga del Vajont situata nell'omonima valle tra Friuli e Veneto, e si riversano nel lago sottostante sollevando un'onda anomala alta più di 200 metri. Circa 25 milioni di metri cubi d'acqua si ribaltano nella piana del Piave. Nella catastrofe, annunciata dai geologi ma ignorata dalla SADE (Società Adriatica della Elettricità) e dai ministri di Roma, perdono la vita 2000 persone e 8 paesi e frazioni sono cancellati dalle cartine geografiche. Nessuno ha mai pagato realmente le proprie responsabilità.
    E' la più grande superproduzione italiana degli ultimi 30 anni, con circa 18 miliardi (di vecchie lire) di budget, stanziati tra Francia e Italia in co-partecipazione marginale con RaiFiction e Comune di Vajont. Film di denuncia e d'inchiesta, scritto e diretto da Renzo Martinelli, il solo regista italiano capace di addentrarsi nella storia e nei fatti di cronaca con puntuale realismo, senza incorrere a ideologismi e intellettualismi di corrente; e il solo a saper associare la drammaticità dell'evento con la forza espressiva delle immagini. Attraverso un cast di primo piano, è riproposto l'eccidio di oltre 2000 persone e la cancellazione totale di 8 paesi della regione, premeditatamente voluto dagli ideatori del più lacero tra progetti italiani dell'ultimo secolo sulle 'grandi opere'. Personaggi perfetti e superba fotografia. La sola nota stonata è posta dall'accento romantico di una coppia, in realtà inesistente, più che altro inserito nello script per diluire il racconto altrimenti a rischio di una probabile fossilizzazione narrativa. Gradito dalla maggioranza ma bersagliato da parte di quella fascia ancorata al cinema italiano 'progressista', quello delle storie comuni dai dialoghi realisti, sintonizzati su cartoline create dai tramonti sul mare, mani nella mani, occhi che si fissano, ecc. ecc.; quel cinema italiano che dovrebbe (condizionale d'obbligo) sempre progredire.

    *****



    original title screen

    original poster


    Original track music
    Corale
    1.00 - 472 KB wav
    Scena chiave
    (Tragedia)


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