L´AMORE IN CITTÁ
Anno: 1953
Produzione: Faro Film
Regia:
Michelangelo Antonioni (episodio "Tentato suicido")
Federico Fellini (episodio "Un´agenzia matrimoniale")
Carlo Lizzani (episodio "L´amore che si paga")
Dino Risi (episodio "Paradiso per 4 ore")
Francesco Maselli (episodio "Storia di Caterina")
Cesare Zavattini (episodio "Storia di Caterina")
Alberto Lattuada (episodio "Gli italiani si voltano")
Sceneggiatura:
(dal soggetto di Cesare Zavattini)
Cesare Zavattini
Michelangelo Antonioni
Dino Risi
Federico Fellini
Marco Ferreri
Alberto Lattuada
Aldo Buzzi
Luigi Chiarini
Luigi Malerba
Tullio Pinelli
Vittorio Veltroni
Fotografia: Gianni Di Venanzo
Musica: Mario Nascimbene
Cast:
Giovanna Ralli
Ugo Tognazzi
Raimondo Vianello
Marco Ferreri
Rita Josa
Rosanna Carta
Enrico Pelliccia
Donatella Marrosu
Paolo Pacetti
Nella Bertuccioni
Lilia Nardi
Lena Rossi
Maria Nobili
Antonio Cifariello
Livia Venturini
Maresa Gallo
Angela Pierro
Rita Andreana
Lia Natali
Cristina Grado
Ilario Malaschini
Sue Ellen Blake
Silvio Lillo
Caterina Rigoglioso
Mara Berni
Valeria Moriconi
Patrizia Lari
Edda Evangelista
Liana Poggiali
Marisa Valenti
Maria Pia Trepaoli
Mario Bonotti
Luisella Boni
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Film in sei episodi. 1º) L'amore che si paga (di Carlo Lizzani), serie di domande poste a diverse meretrici. 2º) Tentato suicidio (di Michelangelo Antonioni), inchiesta su persone che nella vita hanno tentato il suicidio per amore. 3º) In Paradiso per quattro ore (di Dino Risi), accurata descrizione delle prime balere e sale da ballo in Italia. 4º) Agenzia matrimoniale (di Federico Fellini), cronaca di un costume molto in voga nel periodo. 5º) Storia di Caterina (di Francesco Maselli e Casare Zavattini), Caterina racconta la propria esistenza. 6º) Gli italiani si voltano (di Alberto Lattuada), comportamento dei maschi italiani nei confronti delle belle donne.
Sulla scia di Altri tempi (1952, di Alessandro Blasetti), apri pista del cinema ad episodi, interessante quadro di vita sociale fedelmente impressa in storie e situazioni di una Italia pronta alla rinascita dopo la terribile esperienza bellica della Seconda Guerra Mondiale. Apertura ´seria´, con due episodi drammatici costruiti a modello d'intervista; poi il film si sbroglia e cammina verso la commedia con il gustoso sipario dell'ultimo segmento, veramente ben riuscito. Da un'idea di Cesare Zavattini, annoverato come primo e ultimo numero della rivista cinematografica "Lo spettatore", che non riuscì a sfondare, è da considerare tra gli ultimi esempi del cinema neorealista, da qui in avanti diversificato in altre tenute di generi. Come per L´amore (1948, di Roberto Rossellini), anche in questo caso la censura mostrò il suo morboso accanimento verso l'articolo iniziale, imposto all'originale Amore in città, titolo considerato fuorviante ad inclinazione di prurigine sessuale; inoltre, senza un valido motivo, cambiò il titolo del 3º episodio, originariamente Paradiso per 3 ore - Dalle 5 alle 8, nell'attuale Paradiso per quattro ore.
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