GERMANIA ANNO ZERO
Anno: 1948 Produzione: Tevere Film Salvo D'Angelo Prod.
Regia:
Roberto Rossellini
Sceneggiatura:
(dal soggetto di Roberto Rossellini)
Roberto Rossellini Sergio Amidei Carlo Lizzani Max Colpet
Fotografia: Robert Julliard
Musica: Renzo Rossellini
Cast:
Edmund Moeschke
Ernst Pittschau
Ingetraud Hinze
Franz-Otto Krüger
Erich Gühne
Heidi Blänkner
Jo Herbst
Barbara Hintz
Karl Krüger
Alexandra Manys
Christl Merker
Gaby Raak
Inge Rocklitz
Hans Sangen
Babsi Schultz-Reckewell
Franz von Treuberg
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Cessate le ostilità, nel 1946, a Berlino, ridotta in macerie dai bombardamenti alleati, Edmund, tredicenne, vaga per la città alla ricerca di sostentamenti per suo padre, gravemente ammalato e per la famiglia disagiata, con il fratello nazista ricercato e la sorella che si prostituisce. In un impeto di disperazione, sollecitato dall'ex insegnante pedofilo, sostenitore dell'eutanasia, uccide il genitore e poi si suicida lanciandosi dall'alto di un palazzo diroccato.
Dopo Roma città aperta (1945) e Paisà (1946), è l'ultimo film neorealista di Rossellini, il meno conosciuto, ma non per questo inferiore ai precedenti. Il regista concede spazio al dramma sociale, ma focalizza l'attenzione sulla figura del ragazzino, personificazione della solitudine e della disfatta umana, la cui vita non è sottratta dal gesto estremo, ma dal tragico declino che lo ha condizionato. Ritratto impietoso e pessimista sulle conseguenze nefaste della guerra, che si abbattono sui più deboli, egregiamente impresso in un volgere narrativo secco e disperato, dove il dialogo assume forma secondaria, rispetto allo straordinario vigore illustrativo, fatto di carrellate, piani sequenza, riprese lunghe, prime e primissime inquadrature. E il vagare senza meta del giovane, tra le vie di una città spettrale, è testimonianza di alta scuola registica, di non facile imitazione.
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