MACHUCA
Anno: 2004 Produzione: CILE - SPA - ING - FRA Andres Wood Producciones Chile Films Latido Films Tornasol Films Paraiso Producciones Vertigo
Regia:
Andrés Wood
Sceneggiatura:
Andrés Wood Eliseo Altunaga
Roberto Brodsky
Mamoun Hassan
Fotografia: Miguel Ioann Littin Menz
Musica: Miguel Miranda
José Miguel Tobar
Cast:
Matías Quer
Ariel Mateluna
Manuela Martelli
Aline Küppenheim
Ernesto Malbran
Tamara Acosta
Francisco Reyes
Alejandro Trejo
Maria Olga Matte
Gabriela Medina
|
Nel 1973, in Cile, la democrazia di Salvador Allende volge al termine, presto sostituita dal colpo di stato messo in atto dal generale Augusto Pinochet. Due adolescenti, di diversa estrazione sociale, uno da famiglia agiata, l'altro residente nella baraccopoli di periferia, diventano amici quando un prete, preside di una scuola cattolica, per favorire l'integrazione unisce tutti i ceti all'interno dell'istituto.
I protagonisti di questo film di cronaca documentaristica, girato da Andrés Wood, alla sua terza regia, in stile neorealista, sono tre bambini dai 10 ai 12 anni, due maschi e una femmina. È attraverso i loro sguardi e comportamenti che il regista illustra la storia cilena di quegli anni, il passaggio dalla democrazia alla dittatura e il sogno, svanito, di poter equiparare le ingiustizie e le diversità classiste. Politicamente è un film monocolore, che usa il facile (i bambini) per descrivere il terribile e come tutti i lavori ideologicamente impressi nei concetti di sinistra, esplode nel pietismo con accentuate distorsioni della realtà storica. I personaggi appaiono prefabbricati e le situazioni prevedibili, annunciate da stati calamitosi e di terrore. Comunque valido per ambientazione, resa tecnica delle inquadrature e per il tema, solo quello, della difficile convergenza tra le classi sociali, un male insanabile non riconducibile alle dittature, presente, come è noto, anche nel contemporaneo liberale, insito nelle acclamate e glorificate democrazie mondiali, che interessi privati ed economici non riescono (o non vogliono) estirpare questa cancrena.
|