ROMA CITTÀ APERTA
Anno: 1945 Produzione: Excelsa Film
Regia:
Roberto Rossellini
Sceneggiatura:
(dal soggetto di Sergio Amidei e
Alberto Consiglio)
Roberto Rossellini Sergio Amidei
Federico Fellini
Fotografia: Ubaldo Arata
Musica: Renzo Rossellini
Cast:
Aldo Fabrizi
Anna Magnani
Marcello Pagliero
Vito Annichiarico
Nando Bruno
Harry Feist
Giovanna Galletti
Francesco Grandjacquet
Eduardo Passarelli
Maria Michi
Carla Rovere
Carlo Sindici
Joop van Hulzen
Ákos Tolnay
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Dopo l'8 Settembre, Roma è occupata dai tedeschi. Manfredi, ingegnere comunista, ricercato dalla Gestapo, dopo l'intervento di un suo amico tipografo legato alla Resistenza, trova rifugio nella casa di un parroco. Una delatrice, ex donna di Manfredi, fa la spia. Pina, moglie dello stampatore e madre di un bambino è in ansia per le sorti del marito, identificato e pronto alla deportazione. Lei muore uccisa da una raffica di mitra, l'ingegnere è arrestato, torturato e ucciso, il sacerdote finisce fucilato alla schiena ai margini di una borgata (futura Primavalle), sotto lo sguardo dei bambini della sua parrocchia.
Considerato solo a posteriori primo manifesto del neorealismo, Roberto Rossellini prende spunto da elementi di cronaca dal periodo dell'occupazione nazista di Roma (arresto e fucilazione nel 1944 del parroco Luigi Morosini, colpevole di collaborazionismo con i partigiani, deportazioni di massa, prigionie nel famigerato carcere di Via Tasso) e impone al film una narrazione a timbro popolare di spontanea rapidità, con al centro il tema del vivere comune, depredato dalla prepotenza, annichilito dall'angoscia e dall'incubo, ossessionato dal pericolo costante dell'arresto, tortura, deportazione, fucilazione. Una città, Roma, stravolta dalla tragedia, distrutta nei suoi ideali e valori, incapace di reagire, tuttavia salda nei suoi principi morali che non si piegano alle logiche dell'aggressore. Non approfondisce il periodo storico, piuttosto analizza i comportamenti dei singoli, dai quali trae un quadro apocalittico e nefasto, popolato da personaggi biechi messi a confronto con altri di leggendaria ascendenza. Memorabili interpretazioni di Aldo Fabrizi e Anna Magnani, i soli due attori professionisti presenti nel cast, provenienti dalla commedia, qui per la prima volta alle prese con il dramma. Girato nel caos più totale, con budget al minimo, riprese spesso effettuate con pellicole deteriorate o prive degli acetati sonori. La famosa scena dove la Magnani corre dietro al camion ed è falciata da una raffica di mitra fu improvvisata e non studiata precedentemente; infatti, l'attrice, durante la corsa inciampò cadendo a terra e Rossellini decise di inserire la sequenza al naturale, senza ripeterla. Grande successo mondiale, numerosi premi da oltre oceano, distribuzione in USA con il titolo Open City; tuttavia, la critica italiana, spiazzata dal neorealismo non ancora riconosciuto, accolse il film con distacco, ascrivendo a biasimo l'esagerata licenza drammatica di stampo popolano.
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