Modesto impiegato avanti negli anni, soggiogato dalla crudeltà della moglie, si innamora di una prostituta che però uccide quando scopre che la donna ha un amante-protettore e fa in modo che l'accusa di omicidio caschi sull'uomo. Quando la moglie muore, finisce in miseria.
Jean Renoir, al suo secondo film sonoro, fa un dramma metaforico sulla morale che in realtà non esiste, in un mondo dominato dal cinismo borghese con le sue forme e le sue leggi. Come recitano i titoli di testa, la vita non è altro che un immenso teatrino e le figure umane non sono altro che burattini manovrati dalle circostanze, dagli interessi, dal calpestio dei sentimenti, dall'odio reciproco. Film tragico e pessimista, ma acuto e realista per la maniera di manifestare disagi e emozioni represse attraverso i canali istrionici e scherzosi della narrativa burlesca. Magistrali movimenti della macchina da presa e interpretazioni sulle righe, con un immenso Michel Simon e l'ottima prova di Janie Marèse nel ruolo della prostituta, probabilmente la prima, vera dark lady del cinema noir. Tratto dal romanzo omonimo (1929) di Georges de La Fouchardière, già portato in teatro a Parigi nel 1930 dal librettista André Mouézy-Éon, rifatto per il cinema da Fritz Lang con
Regia
Jean Renoir
Sceneggiatura
Jean Renoir
André Girard dal romanzo di Georges de La Fouchardière e dalla piéce teatrale di André Mouézy-Éon Fotografia
Theodor Sparkuhl Musica
Eugénie Buffet Cast
Michel Simon
Janie Marèse
Georges Flamant
Magdeleine Bérubet
Roger Gaillard
Jean Gehret
Alexandre Rignault
Lucien Mancini