L'UOMO CHE VIDE IL FUTURO
The Clairvoyant
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Veggente, dotato di poteri che lo inducono a evitare prossimi disastri, acquista fama che lo porta ad esercitare la professione in acclamati spettacoli pubblici, ma la riuscita di ogni prova si determina solo quando è accompagnato da una ragazza, che in realtà è una medium. La moglie, ossessionata dalla gelosia, fa di tutto per separare la fanciulla dal marito.
Mystery di produzione inglese, tratto dall'omonimo romanzo di Ernst Lothar, pubblicato nel 1932, qui abilmente tradotto in immagini grazie a un'attenta regia e l'interpretazione super di Claude Rains e Fay Wray nel ruolo della moglie. La storia è inverosimile ma suggestiva e tale da creare ugualmente attenzione, per l'abile messa in scena, attraverso inquadrature suggestive e un climax di suspance tutto relegato nel finale. La sceneggiatura scava bene nei meandri della psiche, con il personaggio principale alle prese con dilemmi dettati da interrogativi angosciosi: da dove viene la chiaroveggenza e se è possibile o meno dominarla. Prima edizione uscita con il titolo The Evil Mind, poi cambiato in The Clairvoyant, dopo disputa per violazione di accordo tra la Gainsborough Studios e la produttrice del testo.