GLI AMANTI DEL SOGNO
Love Letters
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Alan, soldato impegnato sul fronte bellico, attraverso il compagno d'armi Roger, scrive lettere d'amore a Vittoria. Quando Roger è rimpatriato, si presenta alla ragazza come autore delle missive. La sposa, ma il suo fare tirannico fa naufragare il matrimonio. Durante una furibonda lite lei lo uccide con una pugnalata, poi perde la memoria. Condannata a un solo anno di prigione, esce di galera ed è rintracciata da Alan, che si presta in suo soccorso e contribuisce a far luce vera sul tragico accaduto. Vittoria recupera la ragione e i due convolano a nozze.
Dal romanzo ´Pitty My Semplicity´ (1944) di Christopher Massie, mystery-noir allestito in ambizione psicologica centrata sullo sdoppiamento della personalità e sul recupero delle facoltà mentali dopo perdita della memoria. Jennifer Jones offre una prova di giovane donna nervosa e accidentata, probabilmente superiore a quella mostrata nel successivo Madame Bovary (1949). Joseph Cotten, sensibile e romantico, gli fa da spalla in un film dove l'intrigo che si mescola al giallo, appare notevole. Ci sono almeno un paio di sequenze pregevoli (rilevante il colpo di scena finale dove esce fuori il vero assassino) genialmente mostrate attraverso il bianconero di Lee Garmes. Dirige William Dieterle, disturbato dalle continue interferenze della produzione. Quattro nomination, compresa quella all'inquietante score musicale di Victor Young; nessun Oscar.

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