Sul finire dell'800, editore americano giunge a Venezia nella speranza di recuperare alcune lettere d'amore, scritte da un noto poeta e destinate a una nobildonna ora centenaria. Si fa passare anche lui come scrittore, poi deve affrontare la nipote dell'anziana donna, ragazza visionaria che si identifica nella zia al punto da amare profondamente il poeta, morto decenni prima della sua nascita.
Dal romanzo "The Aspern Papers", di Henry James, pubblicato per la prima volta nel 1888 sul magazine The Atlantic Monthly, tradotto in italiano nel 1944, "I documenti Aspern" e ristampato nel 1969 dalla Enaudi con titolo "Il carteggio Aspern", dramma a tinte nere diretto dall'esordiente Martin Gabel (che dopo questa esperienza lascerà la regia per diventare attore, soprattutto televisivo) e sceneggiato da Leonardo Bercovici, che stravolge il testo originale per concedere alla storia una dimensione mystery dalle forme tormentate, alimentate da una opprimente voce-off, con finale arrangiato in funzione di una lieta conclusione (imposta dalla produzione), assai distante dal racconto di Henry James, dove, tra l'altro, il protagonista, l'editore americano, non ha nome. Una Venezia plumbea, lagunare e claustrofoba, ricostruita a Hollywood, si concede ad una atmosfera sinistra, come il labirintico palazzo veneziano, custode di inquietanti segreti capaci di manipolare la fragile psicologia dei personaggi. La coppia Robert Cummings-Susan Hayward funziona a meraviglia, ma chi ruba veramente le scene è la ´vecchia´, ben interpretata da Agnes Moorehead.
Regia
Martin Gabel
Sceneggiatura
Leonardo Bercovici dal romanzo di Henry James Fotografia
Hal Mohr Musica
Daniele Amfitheatrof Cast
Robert Cummings
Susan Hayward
Agnes Moorehead
Joan Lorring
Eduardo Ciannelli
John Archer
Frank Puglia
Minerva Urecal
William Edmunds
Gino Corrado
Martin Garralaga
Donna Martell
Julian Rivero