AMONG THE LIVING

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Completamente folle a seguito dei maltrattamenti subiti dal padre in età infantile, uno di due fratelli gemelli, dato pubblicamente per morto, è al contrario rinchiuso per 25 anni in una stanza nascosta del palazzo di proprietà della famiglia. Riesce a fuggire, incontra una ragazza che prima lo segnala e poi lo aiuta. Ben presto, sulla sua testa piomba una taglia di cinquemila dollari; inizia la caccia all'uomo.
Inedito nelle sale italiane, è un giallo psicologico di clima gotico, ricco di suspance, capace di allacciare materie inerenti a dramma sociale, thriller e horror, ma privo di approfondimento nelle varie tematiche, special modo quelle vincolate all'introspezione personale e al bisogno di salvaguardare il potere a danno del singolo. Il film è tenuto in piedi da una narrazione veloce, fin troppo generica, ma offre in primo piano la possente performance di Albert Dekker nel doppio ruolo dei fratelli gemelli e l'ambiguo movimento di Susan Hayward. Due sequenze da ricordare: quella di apertura inerente al funerale del vecchio dove l'analisi collettiva rispecchia l'andamento del tempo e l'altra, relativa allo psicopatico che uccide una prostituta nei pressi di un nightclub.