ARCO DI TRIONFO
Arch of Triumph
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Poco prima dell'occupazione nazista in Francia, chirurgo polacco torturato e perseguitato da un ufficiale della Gestapo, ripara a Parigi dove conosce e si innamora di una ragazza allo sbando e con propositi suicidi dopo la morte del marito, ma scoperto finisce in un campo di concentramento. Quando torna, ritrova il suo aguzzino che uccide freddamente; poi scopre che la giovane è mantenuta da un uomo ricco che la circuisce e la plagia. Tenta inutilmente di salvarla.
Dal romanzo omonimo di Erich Maria Remarque, pubblicato nel 1946, Lewis Milestone fa un intreccio di generi: parte dal tema patriottico, a lui molto caro, si addentra nel trhiller attraversato da scenari notturni e inquietanti, per poi sfociare nel cliché del melodramma senza scampo. Una storia d'amore descritta con tatto, forse eccessivamente addensata, comunque mai turgida, ben impressa nella materia umanista. Interpretazioni sulle righe per un cast di grandi nomi. La censura mise del suo ed eliminò sei minuti di girato dove Ingrid Bergman fa suppore di esercitare il pił antico mestiere del mondo. Fiasco totale al botteghino. Rifatto due volte: per la tv nel 1985, di Waris Hussein con Anthony Hopkins e per il cinema nel 1980, di Daniel Mann con Maximilian Schell, non terminato.

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