Abbindolatore di genti inganna il prossimo con i suoi trucchi rubati ad altri. Ne sa una più del diavolo e non bada a mezzi termini pur di emergere. Acquista fama quando veste i panni del guaritore spirituale legato a Dio, ma ben presto è smascherato in pubblico e costretto al ritiro. Finisce in miseria.
La Fox, da sempre poco propensa al noir, strapazza l'eccellente sceneggiatura di Jules Furthman e rovina il film con un finale neppure troppo acido, che non ha nulla in comune con il testo originale di William Lindsay Gresham, dal quale il film è tratto. Viaggio nel mondo delle fiere, in un resoconto sui mali della società, che Edmund Goulding (Per sempre e un giorno ancora, Il filo del rasoio, Gioventù ribelle) aggiusta in funzione del decadentismo umano, dell'inconciliabilità dei rapporti, della falsa ricerca metafisica. Il regista mette a punto, nell'itinerante passaggio tra ascesa e caduta, la figura di un uomo che sfrutta, tradisce, inganna, ricorre a Dio per proprio interesse e poi lui si rivolge quando tocca il baratro della rovina. Acclamato della critica ma rifiutato dal pubblico, che non accettò Tyrone Power, al tempo autentico eroe dello schermo, qui in una delle sue migliori prove, nei panni di un individuo così abietto.
USA - 1947
Regia
Edmund Goulding
Sceneggiatura
Jules Furthman dal romanzo di William Lindsay Gresham Fotografia
Lee Garmes Musica
Cyril J. Mockridge Cast
Tyrone Power
Joan Blondell
Coleen Gray
Helen Walker
Taylor Holmes
Mike Mazurki
Ian Keith