Fuggito di galera, attivista rivoluzionario irlandese partecipa a una rapina per sovvenzionare l'organizzazione. Ma il tentativo finisce male; uccide una guardia ed è a sua volta ferito mortalmente. Inizia per lui un girovagare tra le strade della città in cerca di aiuto, ma nessuno, anche tra i compagni, si mostra suo amico. Muore nel fango delle gelide vie della capitale.
Dal romanzo omonimo (1945) di Frederick Laurence Green, probabilmente la migliore regia di Carol Reed e sicuramente la migliore interpretazione in carriera di James Mason per un dramma di realismo poetico nel quale si allaccia la sintesi poliziesca del nero americano. Accorto nell'esercitare il richiamo alla libertà attraverso un impianto narrativo falsamente ambiguo, dove pur apparendo chiara la rivolta irlandese per l'indipendenza dagli inglesi, la parola IRA non è mai pronunciata. Film di fascino dalle grandi tematiche - affrancamento sociale, ribellione individuale, metafore religiose, egocentrismo politico - che vive di riflesso sull'agonia del protagonista, eroe perdente da tutti respinto. Girato in esterni tra le strade e i ghetti di Belfast (anche in questo caso, città mai nominata), autentico decadentismo, reso vivo dall'eccellente fotografia, special modo notturna e piovosa, di Robert Krasker. Remake nel 1969 con L'uomo perduto, di Robert Alan Aurthur, con Sidney Poitier.
Regia
Carol Reed
Sceneggiatura
Frederick Laurence Green
R.C. Sherriff dal romanzo di Frederick Laurence Green Fotografia
Robert Krasker Musica
William Alwyn Cast
James Mason
Robert Newton
Cyril Cusack
F.J. McCormick
William Hartnell
Fay Compton Robert Alan Aurthur
Denis O'Dea
W.G. Fay
Maureen Delaney
Elwyn Brook-Jones
Robert Beatty
Dan O'Herlihy
Dora Bryan
Guy Rolfe